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La battaglia dei sessi, la trama. Chi vince a maschi contro femmine? - Magazine - Showbiz

Scritto da Google News. Postato in Diritti delle donne

Il caso ha voluto che il film 'La battaglia dei sessi', storia di femminismo e diritti delle donne, uscisse nelle sale italiane giovedì 19 ottobre, nel bel mezzo di una tempesta mediatica intorno allo scandalo legato al produttore Harvey Weinstein. Il rischio è che il film venga fagocitato dalla (legittima) indignazione per quanto sta accadendo: quanto vale invece al netto del caso di cronaca? Ecco ciò che possiamo dire senza fare spoiler.

LA BATTAGLIA DEI SESSI: COS'È È un film biografico e agrodolce che porta su grande schermo la storia vera della partita di tennis giocata nel 1973 fra la campionessa Billie Jean King e l'ex campione Bobby Riggs: un evento sportivo che travalicò i confini del campo di gioco per diventare un momento cruciale nella storia del femminismo statunitense.

LA TRAMA Billie Jean King è la seconda tennista d'America, nota attivista per i diritti delle donne e segretamente lesbica. Bobby Riggs è un cinquantenne, ex campione di tennis e desideroso di tornare alla ribalta per guadagnare un bel po' di denaro: diventa così il “braccio armato” di una serie di maschilisti che organizzano un match contro Billie Jean King allo scopo di dimostrare che una donna perderà sempre se messa a confronto con un uomo.

IL TRAILER

GLI AUTORI Come specificato dal trailer, 'La battaglia dei sessi' è diretto da Jonathan Dayton e Valerie Faris, diventati famosi grazie al film 'Little Miss Sunshine' (2006). La sceneggiatura è stata scritta da Simon Beaufoy, autore in precedenza di pellicole come 'Full Monty', 'The Millionaire' (che gli è valso l'Oscar) e '127 ore'.

IL CASTI protagonisti sono Emma Stone (premio Oscar grazie a 'La La Land') e Steve Carrell (candidato all'Oscar per 'Foxcatcher'). Accanto a loro troviamo un cast di volti piuttosto noti: per esempio Andrea Riseborough, Natalie Morales, Sarah Silverman, Elisabeth Shue, Bill Pullman e Alan Cumming.

IL PARERE DI CHI L'HA VISTO In generale, il parere della critica è stato migliore rispetto a quello del pubblico, ma entrambi si sono dimostrati soddisfatti. Certamente, ha giocato a favore la capacità dei registi Jonathan Dayton e Valerie Faris di lavorare sui giusti toni e di regalare agli spettatori ciò che si aspettano. Secondo molti critici, però, la mossa vincente è stata fatta in sceneggiatura, quando il tennista Bobby Riggs non è stato raccontato come semplice “mostro” sul quale riversare l'indignazione, bensì come una sorta di pover'uomo in cerca della ribalta: in questo modo è stato possibile allargare lo sguardo, facendo dei due protagonisti le prime linee di una battaglia molto più ampia e feroce, che riguarda l'intera società e non solamente Billie Jean King e Bobby Riggs.

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