Il MedFilm Festival 2017 dedicato allo sguardo delle donne
Ritorna a Roma, dal 10 al 18 novembre, per la sua XXXIII edizione Il MedFilm Festival. Diretto da Ginella Vocca, quest’anno si intitola Lo sguardo delle Donne ed è tutto dedicato alle donne registe, interpreti, autrici e assolute protagoniste di pellicole intense e impegnate.
Tantissimi i film in programma, da vedere presso il Cinema Savoy e il MACRO - Museo di arte contemporanea con un occhio speciale riservato alle storie di donne, alla loro forza, tenacia e coraggio. Ospiti d’onore Algeria e Tunisia con pellicole che mostrano i grandi cambiamenti politici e sociali dei due Paesi negli ultimi decenni. Per finire con due premi speciali uno alla carriera che andrà al regista Merzak Allouache e l'altro, il Koinè 2017, a Emma Bonino.
Il manifesto del festival
Quest’anno è rappresentato dallo sguardo di Medea. I suoi occhi appartengono ai volti delle donne del Mediterraneo determinate, coraggiose e consapevoli che il mondo è cambiato. Sono gli stessi occhi di Pasolini, che quarantotto anni fa realizzò un indimenticabile versione della tragedia di Euripide.
Il programma del MedFilm Festival
Il MedFilm Festival propone film, documentari, dibattiti, confronti e mostre dei paesi del Mar Mediterraneo. Dalla penisola iberica ai Balcani, dai paesi arabi all’Italia, diventa un corridoio culturale che incrocia l’impegno e la creatività del più ricco e storico dei mari del mondo.
Curato da Giulio Casadei, comprende otto film, di cui cinque candidati ai premi Oscar per i rispettivi paesi di appartenenza: l’algerino Until the Birds Return di Karim Moussaoui, il palestinese Wajib di Annemarie Jacir, lo spagnolo Summer 1993 di Carla Simon, il marocchino Razzia di Nabil Ayouch ed il bosniaco Men Don’t Cry”di Alen Drljević. Completano la selezione: il libanese Martyr di Mazen Khaled, il turco Inflame di Ceylan Özgün Özçelik ed il già citato La bella e le bestie.
Il Concorso Documentari – Premio Open Eyes
Curato dal regista Gianfranco Pannone, presenta dieci film che regalano un’indagine e una nuova mappatura del mondo. Tra i titoli più importanti spiccano il marocchino Crossing the Seventh Gate di Ali Essafi, ritratto di Ahmed Bouanani, regista, poeta e scrittore che ha segnato la storia del cinema marocchino, il siriano Taste of Cement di Ziad Kalthoum, dove i profughi siriani ricostruiscono come operai i palazzi distrutti a Beirut, il libanese Panoptic della regista Rana Eid, intensa lettera ad un padre, e l’italiano Babylonia mon amour di Pierpaolo Verdecchi che offre un’immagine emozionante della quotidianità di una comunità di rifugiati senegalesi a Barcellona.
Il Concorso Cortometraggi – Premi Methexis e Cervantes
Curato da Alessandro Zoppo, troviamo venti film in programma che, senza dimenticare la memoria storica, offrono uno sguardo sul presente. Tra i diversi titoli da segnalare l’anteprima italiana della fiaba dark AniMal dei gemelli iraniani Bahman e Bahram Ark.
Installazioni di artisti tunisini
Il MACRO - Museo di arte contemporanea di Roma- ospiterà per tutta la durata del festival un’installazione proposta dall’Ambasciata di Tunisia per raccontare, attraverso lo sguardo di 15 artisti tunisini, la ritrovata Democrazia. Inoltre nel Mercato rionale di Piazza Alessandria, a due passi dal Cinema Savoy ed il Museo Macro, verrà allestita la mostra fotografica African Mothers di Mimmo Frassineti sul quartiere sorto all’ombra del Lacor Hospital, nell’Uganda settentrionale.