Commissione Ue: piano d’azione per i diritti delle donne e la parità di genere. “Emancipazione, sicurezza, uguale retribuzione”
(Bruxelles) “In tutt’Europa le donne hanno diritto alla parità di trattamento, all’emancipazione e alla sicurezza, ma questi diritti non sono ancora realtà per un numero troppo elevato di esse”. Lo ha dichiarato oggi il primo vicepresidente della Commissione, Frans Timmermans, in occasione del convegno annuale sui diritti fondamentali dedicato a “I diritti delle donne in tempi turbolenti”. “L’evento di oggi vuol essere un aiuto per riuscire a modificare i comportamenti e le politiche e, in questo modo, migliorare la vita dei nostri cittadini”, ha sottolineato Timmermans. Perché si passi “da dichiarazioni di principio ad azioni concrete”, la Commissione europea ha presentato oggi anche un piano d’azione mirante ad affrontare il problema del divario retributivo di genere per il periodo 2018-2019. I dati mostrano infatti che “le donne sono ancora pagate in media il 16,3% in meno rispetto agli uomini”, situazione immutata negli ultimi anni perché le donne “hanno tendenzialmente un tasso di impiego inferiore rispetto agli uomini, lavorano in settori in cui le retribuzioni sono più basse, vengono promosse meno di frequente, usufruiscono più spesso di interruzioni nel corso della loro carriera professionale e svolgono un maggior numero di attività non retribuite”.Il Piano intende incidere su tutti questi punti, attraverso modifiche alla direttiva sulla parità di genere; sollecitando il Parlamento europeo e gli Stati membri ad adottare rapidamente la proposta dell’aprile 2017 sull’equilibrio tra vita professionale e vita privata; finanziando progetti per migliorare l’equilibrio di genere nelle imprese a tutti i livelli. “Il divario retributivo di genere va colmato, perché l’indipendenza economica delle donne è la loro miglior protezione contro la violenza”, ha affermato Vĕra Jourová, commissaria per la giustizia e la parità di genere. Le molestie sessuali, la violenza contro le donne, il divario retributivo di genere e l’equilibrio tra la vita professionale e la vita privata sono tra i temi nell’agenda del convegno sui diritti fondamentali in corso fino a domani a Bruxelles.