Tumore al seno, pazienti con forma metastatica chiedono la "Giornata nazionale"
NEL 2017 in Italia sono stati stimati 50.500 nuovi casi di tumore alla mammella infiltranti, cioè maligni. E quasi una donna su due con tumore, lo ha proprio in questa sede. È questa la situazione attuale del nostro Paese, fotografata da Lucia Mangone, presidente Associazione italiana registro tumori. Delle oltre 50mila donne che ogni anno in Italia si ammalano di tumore al seno, circa il 6% ha una malattia con metastasi già al momento della diagnosi: circa 3mila pazienti, ovvero 7 nuovi casi al giorno. Se si aggiunge il numero di donne nelle quali il tumore diventa metastatico nel corso degli anni si arriva a un totale di circa 35mila pazienti che oggi in Italia convivono con la malattia, un piccolo esercito destinato a diventare sempre più numeroso e che oggi chiede l’istituzione di una Giornata nazionale dedicata, per uscire dall'isolamento e ricevere il riconoscimento della pubblica opinione.LEGGI Nuove strategie per il tumore al seno metastatico·LE PAZIENTI CHIEDONO LA GIORNATA DEDICATA ALLA MALATTIA"Vorremmo ritrovarci tutte qui il 13 ottobre 2018 a celebrare la Giornata: sarebbe un primo passo concreto da parte delle Istituzioni, per favorire il superamento dei pregiudizi e la creazione di un atteggiamento di apertura e solidarietà verso queste donne che già devono affrontare un percorso faticoso e spesso drammatico" commenta Rosanna D'Antona, presidente di Europa donna Italia, il movimento che rappresenta i diritti delle donne nella prevenzione e cura del tumore al seno che rivolge l'appello alle parlamentari durante l'incontro organizzato su iniziativa della senatrice Laura Bianconi con l'auspicio che, così come in Usa, anche in Italia venga istituita una Giornata dedicata al tumore al seno metastatico."È fondamentale aumentare l’attenzione sul tumore al seno metastatico, - dice Laura Bianconi, senatrice della XII Commissione igiene e sanità - perché è bene ricordare che il cancro alla mammella resta la prima causa di mortalità tra le patologie oncologiche nelle donne. E nel caso di tumore al seno metastatico una maggiore sensibilità istituzionale e sociale diventa un fattore decisivo, visto che una diagnosi fatta in tempi rapidi può garantire un orizzonte di cure più vario ed efficace, migliorando sensibilmente il dato di sopravvivenza e la qualità di vita. In tal senso, ad ottobre presentai una mozione per estendere le campagne di screening e incrementare la conoscenza e la consapevolezza delle donne verso il carcinoma mammario, anche attraverso la promozione da parte dello Stato di opportune linee guida. Ritengo che questa è la strada da percorrere, e sarebbe auspicabile che nel volgere di questa legislatura dal Parlamento giungesse un intervento istituzionale forte e significativo unito all’istituzione di una Giornata nazionale".Sempre sul tema della Giornata, interviene anche Emilia De Biasi, presidente della Commissione igiene e sanità: "Bisogna fare uscire dal silenzio e dalla vergogna le donne con tumore al seno metastatico, perché la loro è una patologia cronica che può e deve essere curata in modo appropriato. Una malattia con la quale le donne non devono solo sopravvivere ma vivere, e per la quale occorrono precise linee guida nazionali. Penso che la richiesta dell'istituzione di una Giornata dedicata a questa patologia possa essere inserita nella mozione presentata da Bianconi e che in tante di noi abbiamo sottoscritto". ·QUALI SONO GLI ALTRI OBIETTIVI DA PERSEGUIREI centri di senologia, le cosiddette Breast Unit, in molti casi possono salvare la vita: la cura del tumore del seno in queste unità specializzate riduce infatti la mortalità del 18%, perché è più alta l'adesione alle linee guida, migliore l'esperienza degli specialisti ed è garantito un approccio multidisciplinare. A livello europeo, è stabilito che possano definirsi Breast Unit solo i centri che trattano almeno 150 nuovi casi ogni anno, ma in Italia, delle 449 strutture ospedaliere che eseguono più di 10 interventi chirurgici per questa neoplasia, solo 123 (27%) presentano volumi di attività superiori a 150 annui. Tra gli obiettivi, dunque, emerge la piena realizzazione di queste Unità e una maggiore uniformità nel Paese: "È necessaria una formazione specifica del medico di medicina generale sulle necessità specifiche della paziente metastatica - fa notare Paola Boldrini, componente della Commissione Affari sociali e sanità - insieme all'effettiva diffusione delle Breast Unit in tutte le Regioni". Un altro punto importante è l'accesso alle cure: "L'impegno personale che voglio assumermi è quello di ottenere il rispetto delle garanzie costituzionali - dichiara la Francesca Puglisi, membro della VII Commissione Istruzione pubblica e beni culturali - perché tutte le pazienti in tutta Italia vedano riconosciuto il proprio diritto a un uguale accesso alle cure".