Laura Boldrini segue Pietro Grasso in "Liberi e Uguali"
I Sei ottavi cantano "E io ci sto" di Rino Gaetano mentre Laura Boldrini entra nella sala dello Spazio Cecere nel cuore di San Lorenzo, quartiere giovanile, progressista e di sinistra. Dal microfono si sente: "Mi alzo al mattino con una nuova illusione, prendo il centonove per la rivoluzione...". La presidente della Camera ha riunito amici, associazioni e parlamentari per annunciare la sua discesa in campo al fianco del collega Pietro Grasso, presidente del Senato: "Sono convinta – dice - che la formazione Liberi e uguali, anzi nel mio caso 'Libere e uguali' abbia la potenzialità conseguire l'obiettivo di ricostruire un centrosinistra innovativo e in discontinuità. È una forza aperta, inclusiva e di governo". Di fatto ci sono la seconda e la terza carico dello Stato a capo di una forza politica in cui Laura Boldrini vuole portare avanti le sue battaglie di sempre: "Noi donne siamo il 51%, siamo stanche di essere considerate un'esigua minoranza, dobbiamo contare di più. Noi dobbiamo esigere più rispetto". E infatti la festa finisce in un tripudio di donne. Un brindisi con foto ricordo tutta al femminile.
In questo luogo di archeologia industriale, bianco alle pareti e cemento in terra, è stato allestito un palco rosso da cui parla la presidente Boldrini: "Il mio impegno continua con loro, una forza aperta, inclusiva e di governo, che guarda al futuro". Ad ascoltarla ci sono molti degli esponenti che hanno aderito alla nuova forza politica: i tre tenori Roberto Speranza, Pippo Civati e Nicola Fratoianni, poi sono presenti i parlamentari Cecilia Guerra, Arturo Scotto, Miguel Gotor , Gianluca Marcon e Francesco La Forgia. Tra i primi ad arrivare c'è Luciana Castellina, parlamentare comunista e presidente onoraria dell'Arci. Infine Rossella Muroni che ha appena lasciato la presidenza di Legambiente per coordinare la campagna elettorale di Liberi e uguali.
Per tanti l'annuncio della discesa in campo di Laura Boldrini è un "bel regalo di Natale". In sala sono tutti alla ricerca di "discontinuità con il passato" e di un "centrosinistra innovativo". Con una nota a brindisi in corso interviene anche Massimo D'Alema: "Questa scelta ha un grande valore anzitutto per il rilievo della sua personalità, per la straordinaria passione umana e civile con cui si è sempre battuta per i diritti delle donne e per la difesa dei diritti umani, prima sulla scena internazionale, nell'ambito delle Nazioni Unite e poi nelle istituzioni del nostro Paese".
Dal palco Boldrini ripercorre rapidamente i cinque anni passati sullo scranno più alto di Montecitorio. "Essere imparziali non e' stato facile- racconta- e io ho sempre detto quello che pensavo. Sono stata molto fuori dal palazzo, nelle periferie più complicate dove non ci sono tappeti rossi. La legislatura sta finendo e io vorrei ringraziare ancora Sel che mi ha candidata da indipendente e mi ha dato la possibilità di fare questa esperienza straordinaria". Sogna gli "gli Stati Uniti d'Europa", invita alla "mobilitazione contro ogni forma di fascismo" e ricorda quando a Montecitorio i partigiani hanno cantato Bella ciao. Poi il suo cavallo di battaglia: "Dobbiamo pretendere più diritti per le donne. Donne - incalza- dobbiamo esigere di esserci e di contare. Nessuno ci farà largo, non lo dobbiamo delegare, lo dobbiamo fare noi. Quest'anno negli Stati Uniti la parola più cercata su internet e' stata 'femminism'. Il femminismo dovrà essere prima o poi la parola dell'anno in Italia". Quindi la foto di gruppo tutta in rosa mentre in lontananza si sente Nico Stumpo urlare: "Siamo la minoranza".
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