Perché Virginia Woolf è il doodle di oggi su google
Oggi Google celebra con un doodleVirginia Woolf, una delle più grandi scrittrici di sempre, nota al mondo anche per la sua passione nell’attivismo politico, soprattutto in favore dell’emancipazione e dei diritti delle donne ai quali dedicò molte sue opere.
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Virginia Woolf, nata Adeline Virginia Stephen, naque a Londra il 25 gennaio del 1882, 136 anni fa, era figlia del noto filosofo britannico Leslie Stephen e di Julia Prinsep-Stephen.La signora Dalloway (1925), Gita al faro (1927) e Orlando (1928) sono i titoli delle sue opere più famose.
Fu lei a sperimentare le possibilità narrative del flusso di coscienza, la tecnica dell’intreccio tra monologo interiore e i pensieri così come si formano nella mente, ancora prima di strutturarli logicamente. Durante l’infanzia conobbe scrittori e poeti che frequentavano la famiglia, tra i quali Henry James e Thomas Eliot.
Il doodle di Google di oggi 25 gennaio illustra Virginia Woolf circondata da foglie secche, proprio quell’elemento che ricorre tanto spesso nelle sue opere. Ma che cos’è il doodle? Una gif o un’illustrazione che sostituisce il logo del motore di ricerca sulla pagina iniziale di Google utilizzato per celebrare ricorrenze o anniversari importanti.
Virginia Woolf è particolarmente amata, oltre che per il suo lavoro letterario come una delle prime romanziere donne, anche per il suo impegno politico dedicato all’emancipazione e ai diritti femminili. Fu anche una delle autrici più ricordate e studiate durante gli anni Settanta, in pieno “femminismo della seconda ondata”, anche perché non nascose le sue relazioni omosessuali.
Scriveva Aldo Grasso su Iodonna citando Virginia Woolf: «Mentre le strade di Londra hanno una loro carta, le nostre passioni rimangono non descritte. Chi mai incontreremo se voltiamo quest’angolo?». Quando la passione è forte non servono mappe, carte topografiche, stradari. La parola deriva dal participio passato del verbo “pati”, che significa patire, soffrire. La passione è dunque sofferenza, ma anche trasporto, inclinazione vivissima. Per questo «ognuno ha bisogno di trovare delle ragioni alla propria passione» (Marcel Proust).
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