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«È toccato anche a me allora l’ho lasciato» - Cronaca

Scritto da Google News. Postato in Diritti delle donne

«Ha pestato anche me, negli ultimi mesi della mia relazione. E sono fuggita».Petra De Zanet, titolare del bar alla Provincia di Treviso consigliere comunale di Treviso, eletta con la lista Gentilini, avvicinatasi al movimento «Fare» di Tosi, e ora passata al gruppo misto in consiglio, e molto attiva sul fronte dei diritti delle donne, è stata per anni la compagna dell’uomo politico. E quando è venuta a conoscenza della vicenda, ha deciso di uscire allo scoperto.«Cinque anni splendidi, poi è successo che è terminata l’esperienza politica, e Mirko è completamente cambiato: si è chiuso in sè stesso, non accettava alcun aiuto da parte mia, nemmeno il tentativo di venirgli incontro, di mettermi a disposizione perché potesse risolvere i suoi problemi. E negli ultimi tempi, per due volte, sono stata vittima anch’io di pestaggi».Come mai non ha denunciato, allora, lei che da tempo invita le donne a farlo?«Allora ho fatto una mia scelta di libertà, e ho deciso di non restare. Una scelta di indipendenza, sul piano personale, ma di lavorare attivamente a favore di tutte le donne».Non le sembra, scusi, una contraddizione?«Credo che per me parli tutto quello che ho fatto nel mi ruolo pubblico e come donna attiva sul territorio. E c’è un fatto in più: adesso un’altra donna denuncia violenze da parte di quell’uomo, si deve intervenire perché chi ha problemi venga aiutato. E ho maturato appunto la convinzione, dopo quella mia scelta di allora, che non basti fuggire ma bisogna anche passare all’azione e denunciare. Nella prospettiva di aiutare chi ha problemi di combattere davvero il fenomeno, oltre le parole e le denunce».Una posizione che ha maturato nel tempo, dopo il trauma di aver vissuto sulla sue pelle il dramma delle violenza domestica?«Non posso dimenticare quello che ho vissuto con Mirko: non dovevo mai fare domande, non dovevo cercare di aiutarlo perché invadevo la sua vita privata. E allora andava tutto bene. Ma se non stavo buona e zitta e cercavo di aiutarlo e sostenerlo, allora mi diceva che non dovevo invadere la sua vita privata».©RIPRODUZIONE RISERVATA

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