Il Friuli - Moda, sfilata per le pari opportunità
Sostanza, non apparenza. Per una volta una sfilata di moda sarà questo. Perché è decisamente originale, e arricchita da uno scopo nobile, la sfilata ‘ModiDiModa’, che il Comune di Monfalcone ha deciso di organizzare il 4 marzo nell’ambito delle iniziative pensate per la Festa della Donna. L’appuntamento si svolgerà nel Teatro comunale alle 17, e vedrà il coinvolgimento, nei vari aspetti legati all’organizzazione e all’allestimento della manifestazione, di artigiane, stiliste, esercenti e titolari dei negozi della città dei cantieri. Oltre alle modelle, ovviamente. Il tutto con la collaborazione di Ascom e Vivacentro, e con l’obiettivo di sensibilizzare l’opinione pubblica monfalconese al tema delle pari opportunità, del valore della donna e della famiglia ai tempi della crisi economica e di una violenza di genere che occupa sempre più spesso le cronache.Lo strumento? La voce e il palcoscenico offerti alle donne del territorio, alle loro associazioni, attività, talenti e competenze. Ma non solo, perché in teatro saranno raccolti fondi mediante offerta libera, che saranno destinati poi all’associazione ‘Centro di aiuto alla vita’ di Monfalcone che sostiene le neomamme in difficoltà economiche, aiutandole a raggiungere un’autonomia economica e psicologica. “La giornata dell’8 marzo - dice il sindaco di Monfalcone, Anna Maria Cisint - è dedicata ai diritti delle donne e a contrastare tutte le discriminazioni e le violenze di cui sono oggetto in tutto mondo. Non è solo un momento di festa, ma anche di riflessione. Oggi dobbiamo impegnarci perché le condizioni di parità riguardino tutto l’universo femminile e in particolare la presenza sempre più ampia nelle nostre città di donne musulmane, che ancora vivono una condizione fatta di esclusioni e restrizioni. Per questo il Comune di Monfalcone promuoverà un dibattito sul ruolo della donna fra emancipazione e oppressione con il coinvolgimento anche degli studenti. Perché le nuove generazioni devono essere coinvolte in questo cambiamento”.Il riferimento di Cisint è al convegno che si terrà il 10 marzo alla Biblioteca comunale, con la testimonianza della 26enne Kawtar Barghout, figlia di marocchini e di religione islamica, in Italia fin da piccolissima, cittadina italiana a 24 anni e ora impegnata in prima fila contro tutte le posizioni radicali. “I dati demografici - sottolinea ancora il sindaco Cisint - fanno emergere a Monfalcone una crescete presenza femminile musulmana, che quasi sempre deve coprire il proprio volto con il velo e che è assente nelle vita sociale e comunitaria della città, segno evidente che prevale quel modello che reprime la donna e le assegna meno diritti degli uomini: non viene inserita nel lavoro, non può guidare, non può andare da sola in un bar o in ristorante. In un documento condiviso con le associazioni degli stranieri si prevede l’impegno a promuoverne l’emancipazione, con una particolare attenzione alle giovani, che spesso sono limitate negli studi scolastici. Non vediamo ancora i necessari cambiamenti e c’è da chiedersi dove sono le associazioni femministe e la sinistra che dell’8 marzo avevano fatto una mobilitazione per la parità di genere”.