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Il Friuli - Serata donne e diritti con il documentario ‘Paura non abbiamo’

Scritto da Google News. Postato in Diritti delle donne

Non si fermano, anche dopo l’8 marzo, le iniziative organizzate dal sindacato in occasione della Giornata internazionale della donna. Tema centrale degli eventi promossi dalla Cgil il divario sostanziale che ancora penalizza le donne rispetto ai maschi sul lavoro, in termini di retribuzioni, di carriera, di trattamento previdenziale. Se ne parlerà a Udine domani, martedì 13 marzo, con inizio alle 9 nella sede provinciale di via Bassi 36, dove si terrà l’iniziativa dal titolo Donne, diritti e Costituzione.

Nell’occasione sarà proiettato il documentario “Paura non abbiamo”, realizzato con il sostegno della Cgil, che racconta la storia di due operaie emiliane della Ducati arrestate, nel 1955, per aver distribuito mimose fuori dalla fabbrica. "Si tratta di un evento importante nella storia del movimento per i diritti delle donne nel nostra Paese – spiega OriettaOlivo, della segreteria regionale Cgil – che sarà l’occasione per riflettere sia sulle conquiste fatte che su quelle da fare per conquistare una vera uguaglianza". Oltre alla stessa Olivo, interverranno la consigliera regionale di parità Roberta Nunin e Michela Martin, della segreteria provinciale della Cgil Udine.

Ma a riempire di significati l’8 marzo, quest’anno, anche una ricorrenza importante come il 40° anniversario della legge 194 sull’interruzione volontaria di gravidanza, segnando un grande passo avanti nella lotta per i diritti e l’autodeterminazione della donna. E proprio alla legge 194, quest’anno, è dedicato il tradizionale manifesto con cui la Cgil celebra l’8 marzo.

"A quarant’anni dall’approvazione della 194 – spiega Olivo – si tratta purtroppo di una legge ancora attuata a metà, a causa delle carenze sul fronte della prevenzione e delle percentuali troppo elevate di obiezione tra i medici, che in alcuni territori limitano pesantemente la libera scelta delle donne in materia di aborto".

Tra le criticità segnalate dalla Cgil anche il basso ricorso all’aborto farmacologico. Le interruzioni di gravidanza praticate con il ricorso alla pillola Ru486, infatti, sono di poco superiori al 10%, nonostante la pillola abortiva sia stata introdotta in Italia da ben 9 anni. Da qui la rinnovata richiesta, da parte della Cgil Fvg, di una delibera regionale, sul modello di quelle già approvate in Toscana, Lazio ed Emilia, per consentire la somministrazione della Ru486 in regime di ambulatorio o day hospital.

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