REGIONALI - Paola Matteo di "Orgoglio Molise": "Perché mi candido"
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Una donna, mamma e moglie felice, che sente il bisogno di mettersi in gioco sarà forse anche banale riportarlo ma comunque essenziale per capirne da subito quello che sente che vuole fare da dove proviene quale sensibilità e sollecitazioni la stimolano quale dolore familiare nel caso di specie nell’ultimo periodo ha dovuto sopportare e che certamente l’ha accompagnata a prendere con forza questa decisione.
Tutto ciò a beneficio di un contributo successivo che potrebbe risultare una diversità, un’originalità a 360 gradi per quanti si aspettano un cambiamento generato da approccio soprattutto umano e solidale con la gente. Si cominci almeno da qui con questo tipo di atteggiamento poi vengano anche i programmi da realizzare.
Un sorriso, un incontro, un dialogo e un confronto, una stretta di mano con il cittadino per capirne le sue esigenze e i suoi tormenti sono un passaggio essenziale per chi fa politica sempre fino a oggi distante dalla solidarietà e dalla comprensione.
Perciò ci auguriamo che volti nuovi, giovani, cuori, menti e cervelli preparati e fortemente sensibili e disponibili formatisi con lo studio e la cultura anche attraverso il contatto con la gente e la pedagogia scolastica possano meglio sostenere la realizzazione di quanto si predica e si espone in questi giorni di campagna elettorale e possano riportare soprattutto serenità e fiducia nell’animo del cittadino molisano reso triste anche da una politica arrogante e sorda e inevitabilmente lontana da un doveroso contatto umano
“La vita ci riserva gioie e dolori che inducono -osserva Paola Matteo candidata nella lista dei centrodestra Orgoglio Molise- l’essere umano a proiettarsi verso nuove ed imprevedibili situazioni che non avrebbe immaginato prima, questo è un po’ quello che accaduto a me rispetto alla mia candidatura. Una donna moglie e mamma che percorre come tante donne di oggi la strada che ha davanti che è la stessa delle generazioni di donne che hanno in passato affrontato tante difficoltà e che ad un certo punto hanno deciso di voler offrire il proprio contributo anche in politica sfatando anche la banale opinione che le donne non amano la politica e che sono restie a candidarsi. Tante sono le donne che nella storia hanno dato contributi notevoli in tanti contesti, ma che, soprattutto in tempi difficili, hanno saputo dimostrare che per aiutare a fare ripartire il Paese è indispensabile creare un clima di ottimismo, di speranza e di valorizzazione del potenziale femminile, attraverso un contributo costruttivo di idee, di professionalità e di impegno. Il riscatto delle donne in Italia e nella società europea non è solo una questione etica, ma anche e soprattutto pragmatica, perché le donne sono energia indispensabile nel mondo della competitività globale e del welfare”.
Il valore l’impegno e anche la responsabilità delle donne nell’affrontare la vita familiare professionale e interelazionali certamente costituiscono una risorsa che va utilizzata.
“Noi donne siamo impegnate a rimboccarci le maniche nella quotidianità dovendo dedicarci a mille cose quasi contemporaneamente, a studiare e lavorare ancora di più e meglio per riconquistare i livelli di benessere e il giusto posto che ci spetta, accettare la realtà ed affrontarla a viso aperto, piegandola se necessario e quando possibile. Tutto ciò, senza perdere un solo istante per rincorrere gli strumentalismi e ascoltare i tanti che, con ipocrita pietismo, commiserano oggi le odierne condizioni delle donne italiane. Noi siamo persone in carne e ossa, la società civile, le parti sociali, le Istituzioni, siamo anche esempio d’integrità morale in varie espressioni e articolazioni: ognuna per quanto di sua competenza, si impegna responsabilmente a creare condizioni a garanzia del principio di pari opportunità e a rimuovere ogni forma di discriminazione per favorire una società più equa per tutti, ognuna nel contesto in cui lavora, nella famiglia e nella società è sfidata spesso a difendere i propri diritti nel rispetto dei propri doveri, così come nella propria famiglia è spesso individuata dalla storia quale custode di valori e tradizioni”
Anche orgogliosamente cittadine della loro appartenenza.
“E nelle stagioni di difficoltà noi rispondiamo come italiane, lavoratrici, casalinghe, madri, impiegate, pensionate, donne giovani e adulte: – continua la Matteo – cittadine orgogliose di definirsi ed essere tali impegnate, e non silenziosamente, ad affermare i propri diritti e doveri di entrare e rimanere nel mercato del lavoro e a sviluppare un sistema di formazione e protezione sociale che dia certezza di diritto lavorando insieme per rendere più flessibile il mercato, l’organizzazione del lavoro e il benessere in azienda in una dimensione partecipativa, di premio e riconoscimento al merito e alla crescita professionale, al talento e all’armonia tra vita familiare e lavoro in un ottica di condivisione dei ruoli genitoriali, seminando nel solco arato del riformismo e della politica del fare. In nome di una cultura moderna e democratica del diritto non si intende difendere le donne strumentalmente: sono milioni coloro che vivono e lavorano all’insegna del bene comune e non sono confuse con altro. La migliore scelta per sviluppare le politiche e le azioni di pari opportunità e valorizzare la vitalità delle donne la si compie nella misura in cui si producono fatti e risultati. Questa è la mia convinzione e il contributo che voglio offrire soprattutto come donna per la costruzione di un futuro migliore”.
Da queste motivazioni, spinte interiori e convinzioni nasce il dovere.
“Di garantire il mio impegno in una politica del “fare e del costruire insieme”, un impegno che desidererei condividere, in caso di mia elezione, soprattutto con le tante donne che rivestono ruoli istituzionali sul territorio e che da anni sono impegnate ad affermare i diritti delle donne e dei soggetti più vulnerabili della società, iniziando proprio con il ridare a questi organismi dignità attraverso la mia proposta di mettere a loro disposizione finanziamenti adeguati che consentano loro di operare con incisività sul territorio”.
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