Ecco perché a Cannes 2018 trionfano i diritti delle donne
pubblicato 2 ore fa
Il movimento #MeToo è arrivato anche sulla Croisette. Ci sono molti dettagli che lo confermano, a partire dalla giuria che per la 71esima edizione del Festival di Cannes è composta in maggioranza da donne: cinque su nove.
La presidente di giuria, innanzitutto è Cate Blanchett, tra le fondatrici di #MeToo: insieme a lei le colleghe Kristen Stewart e Léa Seydoux, la regista Ava DuVernay e la cantante Khadja Nin.
Sarà un Festival di Cannes senza il molestatore Harvey Weinstein, soprannominato addirittura il Re della Croisette, denunciato sia per le molestie sessuali ma criticato anche per i suoi modi di fare incivili e arroganti nei confronti di molti addetti ai lavori (lo chiamavano anche The Pig).
Un altro dettaglio interessante, rivelato da Arianna Finos su Repubblica: nella borsa ufficiale del Festival consegnata ai giornalisti accreditati c’era questo.
Un biglietto bianco con un papillon nero che invita tutti al comportamento corretto e con l’hasthag #nerienlaisserpasser, con cui si ricorda che le molestie sono punibili con la reclusione fino a tre anni di prigione e 45 mila euro di multa.
A inaugurare il 71 esimo Festival Di Cannes è il film del regista premio Oscar iraniano Asghar Farhadi, “Todos lo saben” (“Everybody Knows”), che ha come protagonisti Javier Bardem e Penelope Cruz.
Una nuova prova sul set insieme per la coppia Bardem-Cruz, sposati dal 2010 e genitori di due figli, Leo 7 anni e Luna 4 anni.
In questo film drammatico Penelope interpreta la protagonista Laura, che con la famiglia lascia Buenos Aires per tornare nella sua città natale, Madrid, in occasione di un’importante ricorrenza. Ma una volta tornata in Spagna, i segreti del passato tornano ben presto a galla, turbando la tranquillità della sua vita e della sua famiglia.