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Le posizioni ultracattoliche di Lorenzo Fontana contro aborto e unioni civili

Scritto da Google News. Postato in Diritti delle donne

Si descrive «veronese e cattolico» sul suo profilo Twitter, dove nell'immagine di copertina è in compagnia di Matteo Salvini e Marine Le Pen.Lui è Lorenzo Fontana, neo ministro per la Famiglia e la Disabilità del governo Conte, già molto criticato per le sue posizioni estreme nei confronti di aborto, omosessualità e diritti delle donne. Per citare un paio di esempi: «Lafamiglia naturale è sotto attacco. Vogliono dominarci e cancellare il nostro popolo», diceva nel 2016, mentre qualche giorno prima dell'incarico, a fine maggio, ha partecipato alla Marcia per la Vita di Roma contro le 194, legge che da 40 anni tutela l'aborto nel nostro Paese.

A BRACCETTO CON SALVINI

Nato a Verona il 10 aprile 1980, laureato in Scienze politiche e in Storia della civiltà cristiana, dopo essere stato consigliere comunale di Verona, nel 2009 Fontana è stato eletto per la prima volta al Parlamento Europeo, diventando capodelegazione del gruppo della Lega.Nel 2014 è stato confermato, ottenendo il seggio grazie alla rinuncia dell'allora sindaco di Verona, Flavio Tosi all'epoca leghista, primo degli eletti nel Carroccio. Da sempre a stretto contatto con Matteo Salvini, che lo ritiene il suo «stratega» politico, nel febbraio 2016 Fontana è stato nominato vicesegretario della Lega. Nel giugno 2017 è stato nominato vicesindaco della sua città: incarico lasciato a marzo, quando è stato eletto uno dei quattro presidenti della Camera.Nel 2018 ha pubblicato il suo primo libro, La culla vuota della civiltà. All'origine della crisi scritto a quattro mani con il banchiere Ettore Gotti Tedeschi e con la prefazione di Salvini, dove si dice che «il destino degli italiani rischia l’estinzione. Complici le politiche lungimiranti degli ultimi anni e la precisa scelta di colmare il gap demografico con i flussi migratori».

AL FIANCO DI PROVITA ONLUS

Per Fontana, sposato con l'assistente al Parlamento europeo Emilia Caputo, da cui ha avuto una figlia, la famiglia è una sola ed è quella «naturale» - composta da un uomo e una donna. E ha molto a cuore la questione della denatalità: «La politica deve occuparsi della famiglia, non possiamo perdere altro tempo. I figli sono l’investimento del futuro. Ogni anno è come se perdessimo una città delle dimensioni di Padova, il calo demografico è paragonabile a quello provocato fra il 1918 e il 1920 dalla febbre Spagnola», ha detto in un'intervista.Contrario alle unioni civili e all'aborto, Fontana sostiene che «se non si rispetta la vita dal concepimento alla fine naturale si arriva ad aberrazioni». Non solo: a febbraio 2018 a Verona il leghista ha partecipato al primo Festival per la Vita dall'organizzazione cattolica Pro Vita e che ha diversi legami con Forza Nuova, augurandosi che in futuro potranno esserci nuove edizioni perché «queste sono cose che portano benedizione sulla città». Insomma, visto il quadro - auguri di ProVita compresi - sembra che il cambiamento sia lontano. Lontanissimo.

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