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Proposta all’ONU: la famiglia alla base dei diritti umani

Scritto da Google News. Postato in Diritti delle donne

Il Consiglio per i diritti umani dell’Onu (UNHRC) (che non sempre si è dimostrato attento ai diritti umani di tutti gli uomini) dovrebbe preoccuparsi che vengano garantiti quelli della famiglia.

Per diffondere il rispetto di tutti in tutti i Paesi del mondo, che  passa attraverso il rispetto della famiglia, è stata avanzata una  proposta di risoluzione sulla protezione della famiglia, dal gruppo “Friends of the Family”, presieduto da Ayman Ammar, che rappresenta l’Egitto nell’ UNHRC .

Il gruppo ha preparato una dichiarazione congiunta sulla protezione della famiglia che già è stata firmata dagli 89 stati riportati in calce a questo post, a cui presto si aggiungerà la Polonia e probabilmente qualcun altro.

Abbiamo tradotto il testo della dichiarazione congiunta, e lo presentiamo in anteprima ai nostri Lettori.

«Signor Presidente,

ho l’onore di consegnarle questa dichiarazione su incarico degli Stati indicati nella lista allegata. La famiglia è un valore indiscutibile, sociale, culturale, morale e religioso che dovrebbe essere celebrato e coltivato. Secondo le leggi internazionali sui diritti umani, gli Stati sono tenuti a provvedere nel modo più ampio possibile sostegno e protezione alla famiglia che è  la naturale e fondamentale cellula primaria della società; dovrebbero consentirle di espletare il suo ruolo nella comunità e fornirle  un ambiente favorevole per la crescita e il benessere dei suoi membri.

Parecchi documenti internazionali condivisi  riaffermano il ruolo centrale e vitale della famiglia nella società. Riconoscono la sua imprescindibile funzione nel favorire lo sviluppo sociale,  la sua forza straordinaria per consentire la coesione e l’integrazione sociale, l’effettiva realizzazione delle donne, e sottolineano la sua primaria responsabilità per l’educazione, la guida, la protezione dei bambini per un pieno e armonioso sviluppo della loro personalità.

Sempre più spesso, nel corso degli anni l’unità familiare ha assistito a sfide crescenti e ha dovuto affrontare paralizzanti difficoltà sia per ragioni comuni, tra cui le difficoltà finanziarie e la mancanza di un’adeguata protezione sociale, sia per fattori legati a specifiche aree e circostanze, quali quelle che si possono riscontrare nel  contesto delle migrazioni o durante conflitti armati.

Le  ricerche, comunque, dimostrano che, se la  famiglia è ben protetta e sostenuta dallo Stato e dalla società,  è essa stessa attiva protettrice e promotrice dei diritti umani dei suoi membri, con beneficio evidente di tutta la  società circostante, specialmente nel campo dei  diritti delle donne, dei bambini, degli anziani e delle persone con disabilità; è essa stessa un attivo protagonista che consente concretamente allo Stato di perseguire politiche come  l’eliminazione della violenza contro le donne, la riduzione del lavoro minorile e dello sfruttamento e la riduzione dei tassi di abbandono scolastico nell’istruzione primaria.

Allo stesso modo, i  Paesi firmatari sono convinti del forte potenziale che la famiglia ha nell’eradicare la povertà estrema, nel sostenere lo sviluppo e nel promuovere i diritti economici, sociali e culturali.

L’attuazione degli obiettivi dello sviluppo sostenibile 2030 non dovrebbe ignorare il ruolo di questa istituzione sociale, influente, necessaria e basilare per lo sviluppo stesso.

I rispetto dei diritti umani e lo sviluppo possono essere raggiunti efficacemente solo con approcci che tengano in conto e considerazione  la profonda interrelazione tra gli interessi e i bisogni degli individui e della famiglia.

Grazie Signor Presidente»

 Ayman Ammar

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