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3 luglio, una serata per fare rete con chi ha a cuore democrazia e diritti civili – Articolo21

Scritto da Google News. Postato in Diritti delle donne

3 luglio, una serata per fare rete con chi ha a cuore democrazia e diritti civili

 

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Da più di 16 anni Articolo 21 organizza eventi, promuove iniziative, riunisce forze diverse che hanno in comune la difesa della libertà di comunicazione, pilastro essenziale di ogni democrazia e di ogni società civile. Ma forse mai come in questo momento il lavoro di chi unisce è indispensabile per evitare il ritorno indietro – purtroppo già in atto – dei valori fondanti della democrazia nel nostro paese, che sono poi i valori che hanno tenuto insieme l’Italia nei momenti più duri, dagli anni terribili del dopo guerra, agli anni del terrorismo e poi delle stragi di mafia. Il paese appare, spesso, inconsapevole del suo passato, anche prossimo. Il solo fatto che l’immigrazione sia stata fatta ormai percepire come la maggiore emergenza è un dato di per sé sconvolgente, perché non è vero, perché gli italiani sono stati il popolo più migrante del mondo per decenni, perché non troviamo la manodopera che ci è necessaria e di loro abbiamo bisogno, perché agli immigrati affidiamo i nostri nonni e spesso i nostri bambini, perché non è vero che la delinquenza è aumentata con l’arrivo dei migranti.

La necessità di creare il grande nemico ha pienamente funzionato, e tutto passa come l’acqua sulle pietre del fiume, consumandole lentamente e lasciandole indifferenti. Indifferenti alle schedature, perché il paese non ha più memoria degli anni del fascismo, delle leggi razziali del 1938, perché tanto quello che importa è fare una comparsata in televisione e gli zingari sono pure antipatici a tutti. Giorno dopo giorno si getta fango su chi dissente, si cerca di isolarlo, o addirittura lo si minaccia. Oggi il fascismo si costruisce così. Sono passati quasi 100 anni dalla marcia su Roma e il mondo è cambiato come fossero passati molti secoli, è evidente che i fascismi nel mondo contemporaneo percorrono altre strade. E lo vediamo purtroppo in Europa e in America, dove le immagini dei bambini nelle gabbie divisi dai genitori ha però suscitato un enorme reazione popolare. Forse non basterà. Ma lì la reazione c’è. Da noi no. L’inesistenza di una opposizione politica degna di questo nome aggiunge problemi a un quadro che io non esito a definire drammatico. Dunque tocca a noi. Alla gente che crede ancora che la solidarietà sia un valore positivo, che rispetta il dettato della costituzione, che crede nell’importanza del lavoro, nell’equità dei compensi, nell’eguaglianza di tutti gli esseri umani, nella libertà di pensiero e di sessualità, nella scuola pubblica, nella sanità per tutti, in queste cose che la mia generazione, dopo aver molto faticato per ottenerle, ha poi ritenuto irreversibili. Non lo sono.

Abbiamo bisogno che i cittadini capiscano il rischio che stiamo correndo, abbiamo bisogno di tanti che semplicemente, come Luca De Bartolomei, hanno il coraggio di dire che senza una pistola in casa suo padre non si sarebbe ucciso. Soprattutto i giovani devono sapere che oggi tutti i diritti civili sono a rischio altissimo. Quelli delle donne e delle minoranze ancora di più. Per questo tocca a noi. A quelli che condividono questo sentire e vogliono fare rete, ora per ora, minuto per minuto, per fermare una deriva pericolosissima. Associazioni, sindacati, organizzazioni, singoli cittadini, intellettuali, la cultura, la scuola, professori e studenti, lavoratori bianchi e neri di ogni settore, tutti dobbiamo muoverci, con le proprie distinzioni, le proprie religioni, le proprie specificità, ma tutti insieme per salvare la nostra democrazia. Per questo una serata come quella del 3 luglio è un’occasione più importante di altre, basta leggere il programma per capire che la direzione giusta è quella. Ed è enorme la mia personale gratitudine per tutti quelli che ci stanno lavorando sodo, sacrificando sonno e vita privata. E per quelli che hanno accettato l’invito di Articolo21 e daranno il loro importantissimo contributo.

LE PRIME ADESIONI 

Nicola AlesiniMaria AnconaCecilia AndolfiMaria ArenaGiovanni BartoloGiampiero BellardiMicaela BerrettiLaura BertiRoberto BertoniEttore BianchiPaolo BorrometiBarbara BorziGiulia BosettiLuigi BruzzanoFloriana BulfonFernando CanceddaFrancesca CapomaccioAlessandra CardoneAlfonso CataldiValerio CataldiCarlo CefaloniDaniele CerratoAzzurra ChiariniNicola ChiariniFrancesca ChiavacciNadia CiancariniTiziana CiavardiniMartina CirritoRaffaella Colonnelli Stefano CorradinoChiara CorvagliaMarta CorvagliaRiccardo CristianoGuido D’UbaldoMaria Cristina Dalla ChiesaPatrizia De CastroMaria De Ghantuz CubbeAntonio Di BellaMartina Di ClaudioGraziella Di MambroVittorio Di TrapaniValeria DonàAurora EliseoTiziana FerrarioCostanza FilippiEnzo Foi Tommaso FulfaroIsabella FusilloLidia GaleazzoIvan GelsominoAngelo GiacobelliDonatella GimiglianoGiuseppe GiuliettiRoberto GramicciaAlma GrandinAlessandro GuarasciGabriella GuidoFabrizio IannettiIgnazio IngraoDésirée KleinEmanuela LauriMaria LepriRaffaele LorussoAlessandra MancusoElisa MarincolaFabiana MartiniCristiana MastronicolaElio MatarazzoNadia MorettiMattia MottaAntonella NapoliRoberto NataleGabriella PandinuRenato ParascandoloFederico PelusoMichele PetrucciMarina PierlorenziSilvia RestaMarco RossiGianni RossiGiuseppe SalmèGiorgio SantelliPino ScacciaPaola ScatenaBarbara ScaramucciRoberto SecciMaria Cristina SerraClaudio SilvestriDanilo SinibaldiIlaria SotisPaola SpadariValentina Tatti TonniLaura Maria TeodoriGiulio VasaturoPaola VenanziCarlo VernaLaura ViggianoFrancesco ViscontiVincenzo Vita

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