La prima donna sindaco a Tunisi: islamista e senza velo
TUNISI - Con ventisei voti a favore, Souad Abderrahim è diventata la prima donna sindaco di Tunisi: contro di lei correva il candidato della coalizione laica Nidaa Tounes, Kamel Idir, che ha ottenuto 22 voti. La Abderrahim, che si presenta in impeccabili tailleur e senza velo, dirige una importante azienda di distribuzione farmaceutica, che però adesso dovrà lasciare per rispettare le norme tunisine.La farmacista di 54 anni, ex deputata, è una militante del partito islamico Ennahdha. La sua elezione fa parte di un’offensiva mediatica della formazione a ispirazione religiosa, che ha inteso ritoccare la sua immagine tradizionalista e presentare un aspetto di modernità, candidando nel febbraio scorso anche un esponente della comunità ebraica nella città di Monastir. La Tunisia è all’avanguardia nel mondo islamico per la tutela dei diritti delle donne: il codice dei diritti della persona introdotto da Habib Bourghiba nel 1956 ha messo fuori legge la poligamia e abolito il ripudio, introducendo il divorzio legale e imponendo un’età minima di 17 anni per il matrimonio.
La nuova Costituzione, introdotta nel 2014, stabilisce la parità fra uomo e donna e indica un obiettivo di pari presenza anche nelle istituzioni rappresentative. Nelle elezioni amministrative del maggio scorso il 47 per cento degli eletti sono donna.
- Protagonisti:
- Souad Abderrahim