Stampa

Fecondazione eterologa, i figli nati sono di entrambe le mamme

Scritto da Google News. Postato in Diritti delle donne

(Ansa)

Il sindaco non può rifiutarsi di registrare come figlio di due madri il bambino nato in Italia da una coppia di donne che abbia fatto l’eterologa all’estero: lo ha stabilito ieri il Tribunale di Pistoia che ha ordinato all’ufficiale di stato civile di un paese della provincia toscana di creare un atto di nascita con due mamme in «sostituzione dell’atto di nascita esistente» che riportava come madre solo la partoriente. I giudici hanno accolto la richiesta delle due donne che, assistite dagli avvocati Federica Tempori e Vincenzo Miri di Rete Lenford, avevano chiesto di dichiarare illegittimo il rifiuto di firmare un atto di nascita con due mamme. Secondo i magistrati (presidente Fabrizio Amato e giudice estensore Laura Maione), infatti, se entrambe le donne «hanno manifestato il consenso pieno e consapevole» alla fecondazione medicalmente assistita «nelle forme previste dallo Stato in cui è praticata la procreazione» e con «la piena e irretrattabile assunzione di responsabilità da parte della coppia» debbono essere considerate entrambe madri legittime in base della legge 40 del 2004.

'); }

Questo perché «opinare diversamente significherebbe accettare situazioni discriminatorie tra figli nati da coppie etero o omosessuali che abbiano fatto ricorso alle tecniche di pma di tipo eterologo, rendendo illegittimo elemento di discrimine il contesto familiare in cui il minore è accolto, cresciuto, educato, amato». Al contrario «consentire che l’identità di sesso dei genitori importi una condizione deteriore per il minore» privandolo di un genitore «determinerebbe una violazione dei principi costituzionali» del bambino. Secondo i giudici infatti «la prospettiva determinante non è quella dei diritti della coppia, ma di quelli del nato». I magistrati infine notano che anche se oggi in Italia l’eterologa non è consentita «alle coppie formate da due donne», questa scelta è «passibile di futuri cambiamenti come riconosciuto dalla stessa Corte Costituzionale nella sentenza n. 162/2014».

Il pronunciamento di Pistoia conferma indirettamente la validità della strada scelta per prima dalla sindaca 5 Stelle di Torino Chiara Appendino. Argomentazioni simili sono state usate in un’altra sentenza di ieri, della Corte di Appello di Napoli, che ha riconosciuto l’adozione in casi speciali alla madre non biologica di una coppia di donne, ma aprendo alla piena responsabilità genitoriale delle coppie dello stesso sesso. I giudici di Napoli notano per altro che la ge-nitorialità tramite eterolo-ga è fondato «sul consenso» e questo «può avere ricadute anche con riferimento alla maternità sur-rogata».

6 luglio 2018 (modifica il 6 luglio 2018 | 11:45)

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Fonte (click per aprire)

Aggiungi commento

I commenti sono soggetti a moderazione prima di essere pubblicati; è altrimenti possibile avere la pubblicazione immediata dei propri commenti registrandosi ed effettuando il login.


Codice di sicurezza
Aggiorna