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La chiusura del campo rom, Pd e sinistra: "Rispettati i diritti della persona"

Scritto da Google News. Postato in Diritti delle donne

L'ordinanza di chiusura del campo rom, firmata dal sindaco Leoluca Orlando, provoca una pioggia di reazioni politiche: "L'ordinanza sindacale - dicono i consiglieri di "Sinistra Comune" Giusto Catania, Barbara Evola, Katia Orlando e Marcello Susinno - chiude un'epoca cominciata agli inizi degli anni '90 con la nascita del campo rom di Palermo. Di fatto oggi è partito il percorso di fuoriuscita delle persone rom e ha preso il via l'iter che in concreto chiude il campo. Apprezziamo lo spirito dell'ordinanza che tiene in grande considerazione i diritti delle persone attraverso la prevista fase di accompagnamento e di autonomia e che inserirà uomini e donne ormai palermitani da tanto tempo in un quadro di protezione e rispetto dei diritti della persona". Sinistra Comune esprime "soddisfazione e apprezzamento per questa ordinanza - aggiungono - siamo sicuri che i tempi di fuoriuscita e dismissione del campo saranno rispettati grazie al lavoro dell'amministrazione comunale e delle sue partecipate. Vogliamo infine ringraziare le tante persone che in questi anni hanno lavorato ai processi di inclusione sociale ed educativa dei cittadini rom di Palermo". "L'ordinanza del sindaco Orlando sullo sgombero del campo nomadi della Favorita - dice il capogruppo del Pd in Consiglio comunale, Dario Chinnici - rappresenta l'ultimo atto di una brutta pagina della storia di questa città". Per Chinnici "il trasferimento, graduale e concordato, di famiglie che per anni hanno vissuto in condizioni precarie non solo restituisce dignità a queste persone, che saranno accompagnate in un percorso di inserimento sociale, ma dimostra come Palermo sia una città aperta all'inclusione e all'integrazione. All'amministrazione comunale, però, adesso spetta anche il compito di riqualificare l'area, restituendola alla fruizione della città".Punto di vista diametralmente opposto per Igor Gelarda, eletto nel Movimento 5 Stelle e ora in transito verso la Lega: "Alla fine - dice - il sindaco è stato costretto dalla magistratura a fare quello che lui non è stato in grado di fare come amministratore della città. Sgombrare il campo nomadi per dare dignità ai Rom ma per dare anche tranquillità a tutti i cittadini che vivono in quella zona. Adesso si parla di un progetto Pon e di un affidamento, anche in deroga, di beni confiscati alla mafia per risistemare le famiglie rom che usciranno dal campo. Tutto questo sarebbe positivo se non fosse che ci sono anche migliaia di cittadini palermitani, che speriamo abbiano gli stessi diritti dei rom, che vivono in situazione di povertà e di emergenza abitativa". 
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