Pressenza - Afghanistan: terrorismo e pacifismo
Il tentativo del presidente afghano, Ashraf Ghani, per il cessate di fuoco concordato con i talebani, per rispettare l’Eid al-Fitr, la fine del mese santo di Ramadan, non è rispettato dei talebani che hanno addirittura sparso più sangue durante la tregua che prima: gli ultimi attentati a Nagharhar hanno ucciso almeno 36 persone mentre i terroristi hanno pre statoso di mira a Jalalabad gli uffici del govenratore uccidendo 15 persone.
Il affinché ci fosse una presidente afghano Ashraf Ghani aveva tentato di mettersi d’accordo con i talebani affinché ci fosse una tregua almeno nel periodo sacro del Ramadan ma questo non è stato possibile nonostante i colloqui e perfino occasioni di incontri pubblici con alcuni esponenti talebani.
Allo stesso temo il popolo afghano è allo stremo, stanco di vivere el terrore e nell’incertezza che impefdiscono di vivere, di lavorare serenamente, di provare a organizzare attività turistiche in un paese che potrebbe perfettament vivere di turismo per le tante bellezze storiche e naturali.
Anche la popolazione e la società civile spingono per la pace come testimonia una “Marcia per la pace” giunta in questi giorni a Kabul dopo 38 giorni di cammino, proveniente da Lashkargah, capoluogo della provincia meridionale di Helmand. Oltre 700 chilometri durante i quali decine di manifestanti e attivisti hanno gridato “no” alla guerra e chiesto la pace. Si tratta della prima iniziativa di questo genere nel paese dall’inizio della guerra.