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CAtania - Diciotti, a bordo una delegazione del Garante dei diritti.Salvini: «pronto a spiegare» | italia

Scritto da Google News. Postato in Diritti delle donne

I catanesi solidali con i migranti bloccati sulla nave Diciotti nel porto della città siciliana

Roma - Una delegazione del Garante nazionale dei diritti delle persone private della libertà personale ha fatto visita a nave Diciotti, ormeggiata al porto di Catania. A bordo 148 migranti, dopo lo sbarco, ieri sera dei 29 migranti minorenni “non accompagnati”. La commissione ha effettutato alcune verifiche nell’ambito del Protocollo opzionale alla Convenzione delle Nazioni Unite contro la tortura e altre pene o trattamenti crudeli, inumani o degradanti, ratificato dall’Italia.

Sul caso è intervenuto anche il Garante per l’Infanzia che ha chiesto di attivare protezione minori.

«Lo sbarco a Catania dei minori stranieri non accompagnati dalla nave “Diciotti” - ha scritto in una nota il garante Filomena Albano - ha attuato quanto previsto dalla legge 47/2017, che ne vieta il respingimento. In questo modo possiamo constatare con soddisfazione che si è dato seguito ai principi della Costituzione italiana, che all’articolo 31 tutela l’infanzia e la gioventù, e a quelli della Convenzione di New York, che all’articolo 2 riconosce uguali diritti a tutti i minorenni, senza distinzione di origine nazionale, etnica o sociale».

Salvini, dopo aver acconsentito allo sbarco, ha chiarito: «Degli altri con il mio permesso non sbarca nessuno. Se vogliono intervenire il presidente della Repubblica o il presidente del Consiglio lo facciano, ma non con il mio consenso».

E questa mattina Salvini è tornato a parlare della questione degli sbarchi: «Il mio obiettivo è il “No way” australiano. Nessun migrante soccorso in mare mette piede in Australia», ha detto in un’intervista a Rtl.

«Se c’è qualche procuratore che mi vuole interrogare, sono pronto domani mattina a spiegare le mie ragioni», ha aggiunto in merito alla vicenda della nave Diciotti e le indagini della Procura di Agrigento, che ipotizza il reato di sequestro di persona.

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E, dopo lo scontro istituzionale con Fico, Salvini ha detto: «Con Luigi Di Maio lavoro molto bene. Qualcun altro ha tanto tempo per parlare, penso al presidente della Camera, che ogni tanto dice e fa l’esatto contratto di altri esponenti M5s: è un problema che si risolveranno loro».

Martina: «La nave Diciotti è il simbolo del fallimento di questo governo»

«La nave Diciotti è il simbolo del fallimento di questo governo. Incapaci di gestire, rovesciano la loro propaganda su persone tenute ostaggio dall’arroganza del sovranista chiacchierone. In mezzo, l’Italia che non si merita tutto questo». Lo scrive su Twitter il segretario del Pd, Maurizio Martina.

La Chiesa di Catania: «liberateli, prevalga umanit໫La Chiesa di Catania unisce la sua voce alle tante che in questi giorni si levano verso le autorità competenti perché i migranti giunti al porto della nostra città, su nave Diciotti, possano finalmente sbarcare e dopo tante peripezie e sofferenze trovare una giusta soluzione alla loro difficile situazione». Così la l’arcidiocesi di Catania, con un appello al quale si unisce la diocesi di Acireale.

Sul caso il procuratore di Agrigento, Luigi Patronaggio, che ieri ha ispezionato la nave della Guardia costiera, ha aperto un’inchiesta e ipotizzato i reati di sequestro di persona e trattenimento illegale, parlando di situazione fortemente critica. «Chiediamo - aggiunge la nota firmata dal vicario generale, monsignor Salvatore Genchi - che alle tante ragioni invocate venga anteposta quella umanitaria, che non può e non deve essere ultima fra le tante considerazioni. Abbiamo appreso con sollievo che ai minori è stato permesso di lasciare la nave; chiediamo con insistenza che anche a tutti gli altri migranti, uomini e donne, sia concesso di sbarcare e porre così fine alla drammaticità che stanno vivendo. Attendiamo con fiducia risposte positive ed eleviamo al Padre, difensore dei deboli, la nostra preghiera».

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