consegnato a Sara Gama il Premio Casato Prime Donne 2018
Un esempio per le giovani generazioni di donne: eccellente atleta, laureata ma soprattutto donna. Un modello in grado di ispirare ogni bambina a perseguire sempre i propri sogni. Appassionata e perseverante, Sara ha iniziato a giocare agonisticamente all’età di sette anni e anche la Mattel l’ha scelta tra i 17 personaggi a livello mondiale che si sono distinti per impegno, integrazione, cambiamento, per farne una bambola a propria immagine. E’ il ritratto di Sara Gama, la Prima Donna 2018, vincitrice del Premio Casato istituito dalla cantina di Donatella Cinelli Colombini e conferito questa mattina a Montalcino al Teatro degli Astrusi, unitamente ai premi giornalistici attribuiti a tre grandi professionisti come Gioacchino Bonsignore, Cristina Conforti e Andrea Gabbrielli. Coralmente d'accordo nell'affermare quanto siffatto premio abbia dato a questo territorio in termini di opportunità per farsi conoscere e quanto sia importante trarre ispirazione da questa realtà per imparare a valorizzare le tradizioni locali e sviluppare quel senso di appartenenza ad una comunità di cui Montalcino è un esempio d’eccellenza.
Ancora una volta, la giuria composta da Donatella Cinelli Colombini-Presidente, Rosy Bindi, Anselma Dell’Olio, Anna Pesenti, Stefania Rossini, Anna Scafuri e Daniela Viglione oltre che dalla fondatrice del Premio Francesca Colombini Cinelli, dal Sindaco di Montalcino Silvio Franceschelli e dal Presidente del Consorzio Patrizio Cencioni, ha dunque scelto una figura di donna che rompe gli schemi per porsi in maniera intelligente e corretta. E che si porta dietro un messaggio decisamente esplicito: “Il Premio quest’anno intende dare una risposta anche – ha commentato Donatella Cinelli Colombini – ai tanti cori xenofobi che risuonano spesso negli stadi. Premiamo una donna di colore, capitana della nazionale di calcio femminile che sta per andare a disputare i mondiali. Un messaggio forte, che scuote le coscienze. Come tutti quelli che sono stati lanciati nei vent’anni di storia del Premio e che oggi raccogliamo in una pubblicazione dedicata. Il Premio Casato Prime Donne – ha aggiunto - ha dato molto al territorio, soprattutto dal punto di vista della valorizzazione dei paesaggi rurali. Ogni anno la vincitrice lascia una dedica a Montalcino e ad essa viene affiancata un’opera d’arte che trova collocazione non in una piazza ma in mezzo ai vigneti: un segno di rispetto e cambiamento di approccio verso la nostra terra”.
Nel suo quotidiano, Sara è una donna impegnata sia a livello sportivo, sia culturale, sia dal punto di vista dei diritti civili. “Sono molto emozionata – ha spiegato la vincitrice Sara Gama – per questo premio. È' un onore per me rappresentare un modello di coraggio e determinazione per le giovani generazioni. A loro dico: perseguite sempre i vostri sogni”.
La motivazione con cui la giuria ha giustificato la scelta di Sara come Prima Donna 2018 è ispirata essenzialmente dalla passione e dalla grinta con cui ella affronta tali sfide. Un carattere deciso che ha mostrato molti punti in comune con quello di Donatella Cinelli Colombini.