Scandalo Mavericks: multa da 10 milioni di dollari per Dallas
Lo scandalo che ha sconvolto l’intera organizzazione dei Dallas Mavericks nei mesi scorsi è ancora una questione che rende pesante l’aria in Texas. Da una lunga inchiesta condotta da Sport Illustrated lo scorso febbraio vennero fuori casi di violenza domestica di dipendenti e di molestie sessuali di ogni tipo, rivolte anche a personalità apicali della società come l’ex CEO Terdema Ussery. Una bruttissima storia da cui Nowitzki e tutti gli altri giocatori hanno subito preso le distanze, mentre Mark Cuban ha avuto un bel po’ da fare per ridare un’immagine credibile alla sua squadra, cambiando anche i vertici e assumendo una nuova CEO. Adesso, mettendo mano al portafoglio, il proprietario dei Mavericks spera una volta per tutte di scrivere la parola fine su questa orribile faccenda: secondo quanto comunicato dalla NBA nelle ultime ore, Cuban provvederà a versare 10 milioni di dollari di donazioni a organizzazioni femministe, evitando così ulteriori indagini e chiudendo un capitolo che ha portato il gruppo di avvocati convocato dalla Lega a compiere 215 interrogatori e ad analizzare oltre 1.6 milioni di documenti. Una maxi indagini che ha portato alla luce come si fosse tenuta in passato “una condotta impropria sul posto di lavoro” nei confronti di 15 dipendenti dei Mavericks, compresi commenti inappropriati, palpeggiamenti e baci forzati, oltre alla condivisione e diffusione all’interno dell’azienda di materiale pornografico. I risultati dell’investigazione hanno chiarito che il management è stato “inefficace, incluso la mancanza di controllo interno”. Un lungo report di 130 pagine a cui si è aggiunto un comunicato ufficiale da parte di Adam Silver: “Abbiamo apprezzato la reazione immediata da parte di Cuban, che in maniera trasparente ha iniziato a ripulire la società subito dopo le accuse di Sport Illustrated. La sua responsabilità però è di non aver vigilato sulla condotta dei suoi dipendenti. La riforma fatta all'interno dell'organigramma dei Mavericks e la donazione volontaria da 10 milioni di dollari sono invece dei passi decisivi per rettificare gli errori del passato e il modo migliore per accendere la luce su uno dei problemi fondamentali della nostra società - permettere l'accesso alla professione alle donne".