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Cina, presentatore fa causa alla stagista che ha denunciato molestie

Scritto da Google News. Postato in Diritti delle donne

Lui si chiama Zhu Jun, 54 anni, presentatore star della tv statale cinese. Su WeChat una donna di 25 anni lo ha accusato di molestie sessuali compiute quattro anni fa, quando lei faceva la stagista alla Cctv. Il caso è finito in tribunale a Pechino, ma con la ragazza chiamata sul banco degli imputati: i giudici ascolteranno la denuncia di lui per «calunnia, danno d’immagine e psicologico». Richiesta di forte risarcimento e scuse pubbliche.

La donna, di cui al momento è noto solo il nome che usa su WeChat, Xianzi, sostiene che si era rivolta alla polizia quattro anni fa, dopo il caso di molestie, dicendo che lui in camerino le aveva prima offerto un’assunzione stabile alla tv, poi le aveva messo le mani addosso. Fatto qualche accertamento la polizia le aveva dato «il consiglio» di lasciar perdere in nome della stabilità sociale, per non danneggiare un personaggio così «positivo» come il famoso presentatore.

Quando quattro anni dopo, incoraggiata dall’onda di #MeToo partita in Occidente, ha scritto la sue denuncia su WeChat, ha ricevuto minacce telefoniche da una voce maschile del tipo «Credimi, arriverò fino a tua madre». Ora, portata in tribunale, ha deciso di contrattaccare facendo a sua volta causa per «violazione dei diritti personali».

Il sistema cinese al momento rifiuta di riconoscere che le molestie e violenze sessuali siano un problema sociale. Nel marzo 2015, cinque attiviste dei diritti femminili furono arrestate perché volevano celebrare la giornata delle donne distribuendo manifestini contro le molestie sessuali. Quest’anno, sempre intorno all’8 marzo, la censura ha oscurato l’account di Voci Femministe sul web. La stampa governativa l’anno scorso, commentando il caso Weinstein che scuoteva l’Occidente sostenne: «In Cina le molestie sessuali non sono comuni come in Occidente, perché qui sono forti i valori tradizionali». Intanto il caso del miliardario Richard Liu accusato di stupro negli Stati Uniti è confinato alle pagine di economia, perché si temono ripercussioni sul titolo di JD.com quotato a Wall Street.

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