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Emma Watson: una lettera commovente a Savita Halappanavar, irlandese morta per non aver potuto abortire - Moda

Scritto da Google News. Postato in Diritti delle donne

L’attrice britannica si conferma paladina dell’impegno sociale scrivendo una lettera a Savita Halappanavar, morta nel 2012 dopo che le è stata negata la possibilità di abortire. “Non volevi diventare il volto di un movimento, volevi solo una procedura che ti salvasse la vita”. La lettera ha lo scopo di favorire una nuova legge sull’aborto in Irlanda.

“Cara Savita Halappanavar, non volevi diventare il volto di un movimento, volevi una procedura che ti salvasse la vita”. Inizia così la lettera di Emma Watson indirizzata a Savita Halappanavar, donna irlandese di origine indiana deceduta a causa di una setticemia dopo che le era stata negata la possibilità di abortire. Qualche mese fa l’Irlanda ha modificato tramite un referendum l'ottavo emendamento della costituzione secondo il quale il feto ha gli stessi diritti della madre, rendendo di fatto impossibile abortire.Nei prossimi due mesi si spera di approvare una legge soprannominata proprio “Savita’s Law”, la legge di Savita, secondo la quale sarà possibile abortire in ogni caso entro le prime 12 settimane di gravidanza ed entro le 24 settimane se fosse a repentaglio la vita della madre.

Savita Halappanavar nel 2012 si reca in un ospedale di Galway durante la 17esima settimana di gravidanza per abortire in seguito a fortissimi dolori alla schiena. Ma i medici le rispondono che non si può, che l’Irlanda è un paese cattolico e se il feto è ancora vivo non si può abortire. Dopo una settimana Savita muore a causa di una setticemia e qualche ora dopo anche il cuore del feto smette di battere. Il caso suscita grande indignazione con manifestazioni in tutto il paese e l’attenzione delle attiviste per i diritti delle donne in tutto il mondo. imageUn manifesto affisso durante la campagna per il referendum sull'ottavo emendamento della costituzione irlandese Tra queste ovviamente anche Emma Watson, che da due anni a questa parte ha deciso di prendersi una pausa da Hollywood per concentrarsi a tempo pieno nel portare avanti battaglie sociali e politiche e diventando nell’ultimo anno un punto di riferimento del movimento Time’s Up. “Di volta in volta, quando le nostre comunità locali e globali piangono collettivamente una morte tragica a causa delle ingiustizie sociali, rendiamo omaggio, ci mobilitiamo e gridiamo: rest in power, riposa nella forza (gioco di parole con rest in peace, riposa in pace). Una promessa per gli scomparsi e una chiamata alla protesta per la società, urliamo: mai più”, scrive nella sua lettera l’attrice divenuta famosa grazie al ruolo di Hermione Granger nella saga di Harry Potter. E questa volta sembra proprio che il caso di Savita Halappanavar sia servito, dopo anni di battaglie, a cambiare qualcosa nel paese del quadrifoglio, aprendo la strada a una legge che garantisca e protegga la libera scelta delle donne irlandesi di abortire.

“Per te e tutte coloro che sono state costrette a spostarsi nel Regno Unito per avere accesso a un aborto sicuro e legale, la giustizia è stata conquistata a duro prezzo”, prosegue Emma Watson, “Dall’Argentina alla Polonia, leggi restrittive sull’aborto puniscono e mettono a rischio la vita di donne e ragazze incinte. Nella tua memoria e fino alla nostra liberazione, continueremo a lottare per una giustizia riproduttiva".

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