Marcia della pace, il corteo Perugia-Assisi. Mattarella: «Non retrocedere sui diritti della persona»
È partita da Perugia, alla volta di Assisi, la marcia per la pace. Aperta da un grande striscione, sorretto da studenti e con la scritta «Fraternità», e sotto la pioggia. «Osiamo la fraternità», il messaggio lanciato da Flavio Lotti, uno degli organizzatori. «È insopportabile quanto accade intorno a noi, nessuno va lasciato indietro e da solo. Candidiamo al Nobel per la pace il modello Riace - è la sua proposta -. Non vogliamo personalizzare la questione ma proponiamo che il premio venga dato ad un modello di accoglienza, integrazione e solidarietà che serve a tutti e che risponde ai valori a cui la marcia si è sempre ispirata». Nella sfilata, come tradizione, tante bandiere della pace e poche dei partiti, i gonfaloni di numerosi enti locali, di associazioni e sindacati, espressioni di numerosissime realtà del paese. A causa del clima, molti marciano con ombrelli e impermeabili.
shadow carousel
Assisi-Perugia, in marcia per la paceAssisi-Perugia, in marcia per la pace
Assisi-Perugia, in marcia per la pace
Assisi-Perugia, in marcia per la pace
Assisi-Perugia, in marcia per la pace
Assisi-Perugia, in marcia per la pace
Presenti Boldrini, Martina e Civati
Alla marcia della pace, manifestazione seguita in diretta da Rai3 e che quest’anno coincide con il cinquantesimo anniversario della morte di Aldo Capitini, ideatore della Perugia-Assisi, presenti tra gli altri il segretario del Pd Maurizio Martina, il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, Giuseppe Civati, fondatore di «Possibile», Laura Boldrini (LeU), la presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, e il sindaco di Perugia Andrea Romizi. Per i sindacati i segretari generali di Uil e Cgil, Carmelo Barbagallo e Susanna Camusso.
Mattarella: «Fondamentale apporto dei giovani»
«Attualizzare il suo messaggio è un’impresa appassionante che richiede intelligenza e dedizione e che ci sollecita a una coerenza di vita»: il messaggio del presidente della Repubblica Sergio Mattarella. «La marcia Perugia-Assisi, anche quest’anno, come nella sua lunga storia, è una testimonianza corale di speranza e fraternità». Ha scritto il presidente Mattarella agli organizzatori e ai partecipanti. «Le nostre società continuano ad avere un gran bisogno di donne e uomini di pace. L’apporto creativo dei giovani è indispensabile per dare sostanza alla pace». «La nostra forza poggia sulla capacità di mobilitare le coscienze e di non retrocedere per nessuna ragione sui diritti della persona - aggiunge -. La pace coinvolge e sfida la cultura, l’economia, la politica, l’educazione, interpella ciascuno».
Martina (Pd): «L’Ue non può essere messa a rischio»
«Sono tanti i democratici presenti qui ed è importantissimo lavorare insieme soprattutto ora, con un’Europa minacciata da chi vuole far saltare il progetto di pace che rappresenta». Così il segretario del Pd Maurizio Martina intervenuto alla marcia per la pace Perugia Assisi. «Per me è fondamentale l’unità di questo popolo. L’Ue non può essere messa a rischio da chi anche in Italia vuole farla saltare. In marcia con migliaia di persone che non si arrendono di fronte all’egoismo e alle disuguaglianze. Ci siamo oggi e ci saremo ogni giorno in cui servirà difendere la pace e la fratellanza». Lo scrive su Twitter Pietro Grasso (Leu).
Camusso: «Non c’è pace senza integrazione»
«Non si può pensare di costruire la pace se soprattutto non si pensa alla condizione umana delle persone e quindi ai principi dell’accoglienza e dell’integrazione e ovviamente della fratellanza»: ad affermarlo è stata Susanna Camusso, segretario generale della Cgil. Con lei, a portare uno striscione dei sindacati, anche il segretario generale della Uil, Carmelo Barbagallo. «Meno guerre, meno invidie, meno egoismi - le sue parole -, rilanciare l’economia ridistribuendo la ricchezza del mondo. Cooperazione, accoglienza e pace per tutti».
7 ottobre 2018 | 10:52
© RIPRODUZIONE RISERVATA