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L’appello agli elettori: «Votate donna»  - Trento

Scritto da Google News. Postato in Diritti delle donne

TRENTO. Il Comitato non ultimi introduce la formula, preceduta dall'ormai onnipresente hashtag, #iovotolei, per sostenere la prima prova di uno strumento fortemente voluto e sostenuto dai suoi membri. Stiamo parlando del meccanismo di votazione della doppia preferenza di genere, che verrà sperimentato per la prima volta in Trentino alle elezioni provinciali del 21 ottobre. Per la prima volta, infatti, ci sarà la possibilità di esprimere due preferenze anziché tre sulla propria scheda di voto, e le due preferenze dovranno andare a candidati di genere diverso: se infatti si votano candidati delle stesso genere (due uomini o due donne), la seconda preferenza sarà annullata. Il Comitato caldeggia fortemente l'idea di votare una candidata donna. “Non vogliamo certo impedire che vengano votati gli uomini - spiegano le portavoce del comitato - invitiamo elettori ed elettrici ad utilizzare entrambe le preferenze, per il semplice fatto che, se fino ad ora il trend è stato quello di votare un uomo, la seconda preferenza diventa fondamentale per raggiungere l'obiettivo che tanto auspichiamo: quello dell'equilibrio. Non solo, c'è una forte necessità di colmare il gap di genere attualmente presente in Consiglio provinciale, dove siedono oggi 29 uomini e 6 donne. Ma più di tutto, questa legge deve essere uno strumento che permetta di arrivare al risultato: creare l'abitudine ad immaginare luoghi istituzionali dove siano presenti entrambi i generi, con gli stessi diritti”. “Le norme sono importantissime ma da sole non possono nulla - dice l’ex assessora provinciale Margherita Cogo - occorre avere fiducia nel cambiamento e nelle donne. Nel corso di questo periodo pre-elettorale mi sono presa il tempo per analizzare i programmi del le forze politiche e con rammarico mi sono resa conto di come, fatto salvo per alcune rare eccezioni, vengano affrontate marginalmente o addirittura non vengano affrontate affatto le questioni cruciali legate anche al genere. All'inizio della campagna elettorale era stato presentato un documento, il manifesto minimo obiettivo parità, contenente una serie di proposte e soluzioni su temi cruciali come l'occupazione, la violenza, la medicina di genere. La classe politica non ha accolto nessuno di quei suggerimenti e questo, oltre ad impoverire la campagna elettorale, avrà la grave conseguenza di pesare sul nostro futuro. Ci sono partiti e coalizioni che addirittura fanno riferimento a ipotetici tagli sulle rette di asili nido e scuole, naturalmente sono iniziative lodevoli, ma se non vengono affiancate da altro si continuerà a percepire la donna solamente come madre, anziché come una risorsa a tutto tondo”. “La legge sulla doppia preferenza non è uno 'strumento per le donne'- aggiunge la senatrice di FI Donatella Conzatti - ma uno strumento sociale, fondamentale per la creazione di una società inclusiva nella quale tutti possano esprimere le loro potenzialità”. Conzatti, assieme ad altri senatori di diverse forze politiche, ha presentato a Roma lo scorso maggio un disegno di legge per istituire una commissione parlamentare per i diritti della donna e l'uguaglianza di genere. Diverse le candidate che si esprimono a favore della legge sulla doppia preferenza, tra le tante: Lucia Maestri del Pd, Chiara Serbini di Futura 2018, Luana Moresco di Forza Italia. Tutte unite per dire che il 21 ottobre #iovotolei.

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