IVREA. Il futuro della Casa delle donne?
La presidentessa della Casa delle Donne, Letizia Carluccio non sa ancora bene cosa succederà con la nuova giunta comunale ed il nuoco assessore per le pari opportunità Giorgia Povolo. “Fisseremo un appuntamento per capire se sono disposti a mantenere la Casa delle Donne, nel caso vincessimo di nuovo il bando pubblico per l’assegnazione dei finanziamenti che spettano agli enti sociali. Noi cerchiamo comunque anche il sostegno dai privati tramite diverse iniziative nella città di Ivrea e nell’eporediese”afferma Carluccio.
Un punto interrogativo riguardo il rapporto con le scuole in cui si promuovevano progetti nell’ambito della tolleranza di genere per diffondere la consapevolezza che la differenza tra uomo e donna esiste ma non implica un rapporto diseguale tra i sessi.
“La Casa delle Donne – commenta Povolo – ha partecipato e vinto il bando per l’erogazione di fondi per gli enti sociali della precedente amministrazione presentando come progetto l’attivazione del servizio di couseling gratuito per le donne che è stato finanziato dal comune sia per le sedute individuali, variabili per durata e tipologia, sia per gli incontri di gruppo. La nostra giunta non ha ancora parlato della Casa perché essendoci insediati da poco, i temi di cui discutere e sui cui decidere sono già molti. In linea generale per ogni progetto futuro, presentato tramite il bando, effettueremo gli opportuni controlli prima di elargire fondi per garantirne l’effettivo buon uso”.
A livello territoriale, una delle maggiori problematiche riguarda proprio il maltrattamento delle donne. Ancora oggi, nel 2018, molte di esse sono vittime di violenza o violazione dei diritti. Una questione ancor più delicata è il maltrattamento psicologico soprattutto se la vittima esita a sporgere denuncia. La Casa delle Donne è pensata apposta per intervenire in questi casi e garantire tutela, conforto e spronare le donne a farsi avanti. La prevenzione della violenza sulle donne è un tema molto sentito dalla Povolo che vuole lavorare e collaborare con le responsabili della Casa il prima possibile. Per arginare il problema occorrerà, da parte dell’attuale amministrazione, la tutela della Casa garantendo il contributo finanziario necessario e affiancandole con una campagna di sensibilizzazione soprattutto tra i più giovani a cui Povolo dà cenno di pensare.