BORGOSESIA - Le violazioni dei diritti umani nel mondo: relatrice Angela Vitale Negrin di Amnesty International
“una volta i campi di concentramento e le buche dell’inferno del mondo intero erano nell’oscurità. Oggi sono illuminate dalla luce delle candele di Amnesty, la candela con il filo spinato. Quando ho acceso la prima candela di Amnesty avevo in mente un vecchio proverbio cinese: “Meglio accendere una candela che maledire l’oscurità.””
- Peter Benenson
(f.z.) -Buona partecipazione di pubblico per la conferenza organizzata dal Gruppo Amnesty di Vercelli rappresentato dalla responsabile Maria Giuliana Massa con la relatrice Angela Vitale Negrin (referente relazione esterne Amnesty circoscrizione Piemonte Valle- D'Aosta) in collaborazione con la Biblioteca "F.Resegotti" e col patrocinio del Comune di Borgosesia.
Amnesty International nacque nel 1961 quando l'avvocato inglese Peter Benenson in seguito alla sua indignazione per l'arresto di due studenti di Lisbona a causa di aver brindato alla libertà delle colonie portoghesi, pubblicò sul settimanale inglese "The Observer" l'articolo/appello dal titolo "I prigionieri dimenticati". Dall'entusiasmo ed efficacia di questo appello iniziò a costituirsi Amnesty International (Premio Nobel per la Pace 1977).
Le prime violazione dei diritti umani di cui si occupò furono quindi quelle dei "prigionieri di coscienza", della pena di morte e tortura. In seguito Amnesty International andò ad occuparsi, basandosi sulla Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Uomo (approvata dall'Onu il 10 dicembre 1948), di tutti i casi di violazione dei diritti umani per area tematica e geografica: dai diritti delle donne (violenze domestiche, spose bambine, mutilazione dei genitali femminili) alle crisi umanitarie es. in Siria, in Yemen, in Sud Sudan, crisi e guerre che sono spesso causate e prolungate da campagne d'odio e propagande di discriminazione dei governi verso le minoranze, con la demonizzazione dell'altro da un lato e dagli interessi proveniente dal traffico internazionale di armi dall'altro .
Se un tempo Amnesty International agiva scrivendo lettere ai governi e alle autorità di un paese, oggi il metodo non è cambiato ma si utilizza internet per lanciare gli appelli. Tutti possono spendere qualche minuto al giorno per sottoscrivere un appello Amnesty dal sito www.amnesty.it.
L'efficacia di tali modalità d'azione è attestata dalla sezione "buone notizie" dove si annotano i successi nella difesa dei diritti. Un'altra modalità di sensibilizzazione su questi temi e l'attività dei volontari Amnesty nelle scuole, con percorsi di riflessione e presa di coscienza per tutte le età dalle scuole elementari alle superiori- il tutto sempre gratuitamente. Infine Amnesty International si occupa tramite i suoi ricercatori di effettuare degli studi sulla situazione dei diritti umani nel mondo- " E' meglio accendere una candela che maledire l'0scurità" pensava Peter Benenson al momento della fondazione dell'associazione e in questo spirito viene redatto ogni anno Il Rapporto Amnesty che rappresenta una sintesi di tali ricerche.
Angela Vitale Negrin ha raccontato brevemente anche l'attività svolta nelle carceri italiane, sia con i detenuti sia con la polizia e se ci sono casi in cui la Polizia Penitenziaria sbaglia e che vanno documentati, vi è spesso anche tanta umanità in quei luoghi e di quella volta quando nelle carceri di Vercelli un poliziotto si è commosso durante la visione di un documentario.
A fine serata è stato proiettato proprio quel video:" La relazione dell'ispettorato per l'immigrazione del Congresso Americano sugli immigrati italiani negli Stati Uniti-ottobre 1912"- (una relazione ricca di stereotipi e pregiudizi molto pesanti sugli italiani emigrati in America).