ecco bando ristrutturazioni beni confiscati
Lunedì 29 ottobre 2018 - 11:12
Casa di una narcotrafficante andrà a per progetti donne
Roma, 29 ott. (askanews) – Un bando pubblicato sul Bollettino Ufficiale delle Regione Lazio rivolto ai Comuni e alle associazioni assegnatari per la ristrutturazione dei beni confiscati. A presentarlo oggi il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, in occasione di un incontro con il prefetto, Ennio Mario Sodano, direttore dell’Agenzia Nazionale dei Beni Sequestrati e Confiscati alla criminalità organizzata, alla presenza di Gianpiero Cioffredi, presidente dell’Osservatorio per la Sicurezza e la Legalità. L’incontro si è svolto a Roma, in Via Fulda 123, all’interno di un appartamento alla Magliana confiscato a Maria Dolores Zangoli tra le più importanti narcotrafficanti di Roma collegata ai colombiani, appartamento che sarà destinato a progetti in difesa dei diritti delle donne. Come spiegato da Cioffredi le domande dovranno pervenire entro le ore 14 del 19 novembre 2018, memtre il bando di 488mila euro, che si aggiunge ai 720mila euro erogati dalla Regione Lazio nel 2018 per il finanziamento di 13 progetti presentati da Comuni e associazioni, segna la continuità dell’impegno della Regione nel sostegno agli Enti Locali e al Terzo Settore per il riutilizzo sociale dei beni immobili confiscati alle mafie.
Un percorso che, in collaborazione con l’Agenzia Nazionale dei Beni Sequestrati e Confiscati e con la Sezione delle Misure di Prevenzione del Tribunale di Roma, vede impegnata la Regione in progetti concreti volti a restituire ai cittadini edifici un tempo sede dell’attività criminale dei clan che operano nel territorio regionale. Dalla palestra della legalità di Ostia – ha ricordato Zingaretti – alla gestione della società sportiva del Montespaccato insieme all’Ipab “Asilo Savoia”, dalla gestione della sala slot sequestrata al clan Spada al Giardino della Legalità che nascerà dopo l’abbattimento della villa dei Casamonica, fino all’assegnazione dei terreni confiscati agli istituti agrari del sud pontino, la Regione Lazio è in prima linea con coerenza e continuità nell’affermazione dei principi di legalità, socialità e libertà dal potere mafioso. Il bando offre la possibilità concreta di trasformare un bene simbolo del potere criminale sul territorio da intoccabile a ‘patrimonio comune’, destinato cioè alla collettività per fini di utilità pubblica, di crescita condivisa e sostenibile.
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