Casa delle Donne sotto attacco. Sui muri compare scritta fascista e razzista sulla morte di Desirée
Precedenti episodi si sono verificati lo scorso 8 marzo, quando un altro striscione fu ritrovato appeso alla pensilina che si trova di fronte alla "Casa", raffigurante il volto di Evita Peron e di altre mogli di gerarchi, accompagnati dalla scritta "queste sono le vere donne patriote"; seguì poi, a fine primavera, l'affissione di numerosi volantini pro aborto, raffiguranti dei feti, sul portone dello stabile di via Maggiore 120, in concomitanza con la manifestazione di Non Una di Meno Bologna a tutela della legge 194.
Si tratta in realtà di "campagne nazionali" che l’associazione fascista, costola femminile di Forza Nuova, promuove in tutta Italia, ieri come oggi.
"Lo striscione dice l’”immigrazione uccide” - spiega Ionne Guerrini, socia della Casa -, noi rispondiamo che è il genere maschile violento che uccide, non l’immigrazione. Perchè quello di Desirée è un femminicidio di una giovane donna, atroce e complesso, maturato in un contesto di droga e degrado, consumato al termine di uno stupro di gruppo. E questo gruppo è un gruppo di uomini. Tra l’altro tra i primi indagati c’è anche un italiano, quindi ribadiamo: chi uccide sono gli uomini violenti, non l'immigrazione. Se guardiamo i dati relativi alle violenze perpetrate sulle donne, risulta che l’85% dei femminicidi si registrano tra le mura domestiche".
"È veramente disgustoso strumentalizzare il corpo delle donne vittime di violenza - commenta - per questi fini di propaganda razzista. È una cosa da rifiutare e denunciare immediatamente. Le attiviste di Forza Nuova non sono le uniche: è un'operazione fatta anche dal premier Salvini, proprio all'indomani della scoperta del cadavere di Desirée: le persone del quartiere San Lorenzo, insieme alle donne di Non Una di Meno di Roma sono però scesi in strada al grido di “sciacallo”, proprio per rimarcare come fosse chiaro il senso di queste operazioni di strumentalizzazione politica a fini di propaganda di fatti gravissimi di cronaca che coinvolgono donne, per di più minorenni".
"Come Casa delle Donne, noi siamo impegnate sul tema della violenza - aggiunge - saremo in Piazza Unità d’Italia sabato 10 novembre, giornata di mobilitazione nazionale, contro il DDL Pillon, un disegno di legge che vorrebbe sovvertire il codice di famiglia del 1975 e riportarci indietro di almeno 50 anni. Sabato 24 novembre, giornata internazionale contro la violenza maschile sulle donne, saremo a Roma alla manifestazione nazionale promossa dal movimento NON UNA DI MENO. Ci stiamo organizzando per andare tutte e tutti insieme in pullman e invitiamo tutte a partecipare".
Anche l'assessora alla parità di genere Ouidad Bakkali, sentita sul tema, ha commentato:
"Come amministrazione comunale esprimiamo la massima vicinanza rispetto all’ennesimo attacco fascista nei confronti di questo luogo pubblico che è la Casa delle Donne. Si tratta di un attacco vigliacco, fatto nottetempo contro edifici pubblici, imbrattando un bene comune e strumentalizzando tragedie che non hanno nulla a che vedere con i temi e le modalità rivendicate. Come Comune, valuteremo eventuali azioni legali o a sostegno di quelle che saranno intraprese dalla Casa delle Donne stessa o in autonomia".
"Aggiungo - dice l'assessora - che una nota esponente dell’associazione Evita Peron è proprio la signora in questi giorni al centro delle cronache, per aver partecipato alla manifestazione di Predappio con la ormai celebre maglia "Auschwitzland": un'associazione di termini che già da sé spiega tante cose. La nostra posizione come Comune è chiara: non sottovalutiamo minimamente la faccenda".
Solidarietà alla Casa delle Donne arriva anche da Articolo Uno MDP: “Il gesto di Forza Nuova? Da vigliacchi”
“La Casa delle Donne è un luogo pubblico aperto e plurale – dichiara Articolo Uno MDP-Provincia di Ravenna - ed è un bene comune per la città. Piu volte lo spazio esterno alla Casa è stato tappezzato di manifesti dell'associazione Evita Peron, raffiguranti mogli di dittatori e immagini di feti con slogan antiabortisti. E oggi l'ennesima provocazione. Non ci stupisce il modo di operare di queste associazioni e di Forza Nuova: infatti, in tutte le occasioni, i manifesti sono stati affissi di nascosto, in maniera vile e in spazi non autorizzati, con il chiaro intento di intimidire l'azione politica e culturale che le associazioni svolgono a tutela delle donne, di tutte le donne. Nel caso particolare di oggi si specula, come sempre, sulla questione dei migranti per attaccare i diritti e le battaglie di ogni donna. Condividiamo quanto afferma la Casa delle donne: non è l'immigrazione ma è il genere maschile violento che uccide. Forza Nuova specula su questi casi particolari ma tace sulle 44 vittime di femminicidio dall'inizio di quest'anno. La verità è che è difficile ammettere come la violenza sulle donne non abbia nessun colore: è un gesto vile e gravissimo in ogni caso”.
La condanna allo striscione di Forza Nuova alla Casa delle Donne arriva anche del segretario Pd Marco Frati
“Quello di Forza Nuova – ha detto Frati - è un atto vile tanto più perché rivolto alla Casa delle Donne che si occupa di parità e di contrasto alla violenza di genere. Il dolore delle comunità, il dramma delle famiglie per quanto accaduto a due giovani ragazze non merita strumentalizzazioni politiche. I neofascisti confermano, con la loro vigliaccheria, di essere estranei ai principi democratici, fomentando odio e intolleranza. Di sicuro non saranno atti inqualificabili come quelli messi in campo da Forza Nuova a farci arretrare di un solo passo nella difesa dei valori di libertà e uguaglianza della nostra Costituzione”
Anche Andrea Maestri di Possibile esprime solidarietà alla Casa delle Donne
“Siamo solidali alle Donne e alla loro Casa - dichiara Maestri - che è la casa dei diritti e della dignità di tutte le cittadine e di tutti i cittadini che si riconoscono nella Costituzione e nella Repubblica. Le squadriste di Forza Nuova, che a Ravenna hanno nomi e cognomi noti, sono rimaste finora impunite e dopo questo ennesimo sfregio chiediamo alle istituzioni, Procura della Repubblica in primis, di procedere almeno con la stessa solerzia con cui ha inteso indagare chi ha disegnato fiori al posto delle svastiche, nella nostra città. Ribadiamo che l’antifascismo non è un’opzione politica o ideologica tra le altre ma è pilastro della Costituzione, la cui XVII disposizione finale ha chiuso le porte per sempre al fascismo e al suo modello fatto di violenza, autoritarismo e discriminazione. La strumentalizzazione della morte di una giovane donna per mano di un branco di maschi violenti, al fine di propaganda razzista fa schifo, e’ inaccettabile e ignominiosa. Forza Nuova ha dimostrato una volta di più di essere un movimento contrario alla Costituzione e deve essere sciolta: per questo il deputato di Possibile Luca Pastorino ha depositato questa settimana la proposta di legge - elaborata a Ravenna dal sottoscritto insieme al Presidente della Consulta provinciale Antifascista dott. Carlo Boldrini - che disciplina la procedura di sospensione dell’attività e di scioglimento dei movimenti neofascisti. Chiediamo a tutte le forze democratiche di sostenere questa proposta di legge: il modo più concreto e fattivo per strappare quell’orrido manifesto squadrista dalla Casa delle Donne”.