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Pd: La Lega ha problemi con le donne

Scritto da Google News. Postato in Diritti delle donne

Non si spengono le polemiche suscitate dall’approvazione del nuovo regolamento di Polizia Urbana del Comune di Novara.

A proposito degli articoli che riguardano il tema delle presunte violazioni del “comune senso del pudore” intervengono la responsabile nazionale pari opportunità del Pd, avvocato Andrea Catizone (nella foto in alto), e Mary Longano, della segreteria provinciale Pd Novara

“La divisione del buon costume – dichiarano – archiviata dalle file delle forze di polizia, è stata riesumata dal Regolamento di Polizia Urbana della città di Novara. Una perla appena emanata proprio nella parte in cui vieta di mostrarsi in pubblico in abiti che offendano il comune senso del pudore. In sostanza l’Amministrazione Comunale a trazione leghista, decide di ergersi a censore dei costumi stabilendo il modo di vestirsi dei cittadini”.

“Intanto – proseguono Catizone e Longano – sarebbe importante ricordare che la legge italiana non prefigge come scopo quello di moralizzare i cittadini, semmai di impedire che questi commettano atti contrari ai suoi principi giuridici. Per questo è del tutto fuori luogo pensare di inserire una disposizione di questo tipo in un regolamento comunale”.

“La motivazione addotta – commentano – per cui si dovrebbe salvaguardare il decoro urbano, oltre che fare sorridere per la sua inutilità, lascia allibiti. Infatti l’assessore proponente, per giustificare questa norma assurda, ha accennato, come esempio alle “ragazze in minigonna o short” con il solito pensiero che ad offendere il decoro possano essere solo le donne. È il solito retropensiero: se sei in minigonna probabilmente sei una di facili costumi e , se ti accade qualche cosa, te la sei cercata. Insomma da tutti questi provvedimenti che la maggioranza di governo ai vari livelli mette in pratica, è chiaro che il periodo di riferimento cui tendono e a cui vogliono farci ritornare è un mix tra medioevo e fascismo e a farne le spese sono sempre e solo le donne”.

“Noi donne – concludono – siamo stanche di queste continue aggressioni alla nostra dignità e al nostro onore, quello si, da parte di retrogadi amministratori che pur di non assumersi il compito di risolvere i problemi reali dei cittadini passano il loro tempo ad abbattere anni di conquiste sul piano dei diritti delle donne”.

 

 

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