"Lobby cattoliche e gruppi fascisti contro i diritti delle donne" - Newsbiella.it
Riceviamo e pubblichiamo:
"Serata molto interessante, pubblico attento e partecipe oltre che variegato perché c'erano semplici cittadini/e avvocate operatori socio sanitari. La serata è iniziatva con un breve intervento di Rita de Lima referente democratiche, che ha sottolineato la preoccupazione per il pericoloso ritorno indietro cui la Lega di Salvini e i 5 Stelle vorrebbero portare tutta la società. Le donne, è l'assunto, hanno sempre bisogno di qualcuno che le tuteli. Siamo all'assoluto ritorno alla indissolubilità del matrimonio, della donna sottomessa, l'incuria con cui si trattano i minori vittime dicendo di volere il loro bene. Tutto ciò esorta alla militanza continua in un momento di pericolosa deriva fascista, razzista e di misogina".
"L'avvocato Ilaria Sala ha espresso la sua preoccupazione per una proposta che nega le libertà, che parla di coppie sposate dimenticando che in Italia ci sono famiglie di vario genere. Ha ricordato che questa proposta di decreto è fortemente voluta dalle lobby cattoliche e dai genitori uomini e dal movimento per la vita. Ha ricordato che oltre a questo decreto si aggiunge una proposta di legge che parla della obbligatorietà della mediazione quando da anni la mediazione famigliare in Italia è normalizzata, gratuita e parla di senso di responsabilità dei due genitori, ha ricordato che questa proposta nega l'iter delle vittime di violenza che sarebbero obbligate ad incontrare il maltrattante per accordarsi sulla gestione dei figli che hanno assistito alle violenze".
"L'avvocata Stefania Fontana ha parlato di una proposta che non può essere fatta da una lobby, per quanto ricca e potente. Che la Costituzione tutela i diritti delle donne che economicamente in Italia sono quasi sempre svantaggiate, tutela i minori che non possono essere sballotati tra i due genitori incuranti del loro ben essere psicofisico. Ha ricordato che in Italia c'è una legge che tutela i minori e che questi decreti vogliono riportarci all'anno zero come se nulla fosse accaduto in questi anni in giurisprudenza e in attenzione ai minori. Ha ricordato che dobbiamo lavorare tutti insieme per far retrocedere questa proposta misoginia.
"La vice presidente del Senato Anna Rossomando ha spiegato che nella commissione in Senato questo decreto è stato inondato di emendamenti trasversali a dimostrazione che la società è diversa. Ha parlato della necessità di mobilitazione attiva e puntuale, della necessità di dibattito pubblico. Ha ricordando che esiste la Costituzione che tutela i diritti delle persone, che l'Italia ha fatto in questi anni notevoli passi avanti nel diritto di famiglia nella tutela dei minori e delle donne, ricordando che l'affido condiviso esiste già ed è usato nell' 89% dei casi di separazione. Ha ricordato che c'è una Democrazia Parlamentare e che non esiste la dittatura delle lobby per cui esorta alla mobilitazione e alla vigilanza democratica".
Donne democratiche
Comunicato stampa - p.l.b.