Tunisia, in bozza Costituzione entra parità uomini e donne
"La Costituzione - sostengono - dovrebbe precisare che uomini e donne sono uguali" e "il principio di uguaglianza e di non-discriminazione dovrebbe essere applicato ai cittadini come agli stranieri".
Dal canto suo, il partito islamista Ennahda, che ha promesso di dimettersi quando verrà adottata la nuova Costituzione, si è detto fortemente contrario al fatto che l'idea di genere non sia basata sulla complementarietà piuttosto che sull'uguaglianza.
Dopo che i legislatori avranno votato la bozza articolo per articolo, il testo dovrà essere approvato da due terzi dei 217 membri del Parlamento. In caso contrario, dovrà essere messo a referendum.
Respinta la sharia. Nei giorni scorsi, l'Assemblea nazionale tunisina ha approvato due articoli che sanciscono che l'Islam è la religione di Stato, ma escludono la sharia, la legge islamica, come base del diritto del Paese. "La Tunisia è uno Stato libero, indipendente e sovrano. L'Islam è la sua religione, l'arabo è la sua lingua e la repubblica è la sua forma di governo. Non è possibile emendare questo articolo", recita l'articolo 1 approvato con 146 sì su 149 votanti. Nell'articolo 2, anch'esso non emendabile, si prevede l'instaurazione di uno Stato a carattere civile basato sulla cittadinanza, sulla volontà del popolo e sulla primato del diritto. La Costituente ha respinto due emendamenti che proponevano rispettivamente l'Islam e il Corano e la Sunna come "fonte principale della legislazione".
Sì a libertà espressione, ma resta pena di morte. La Costituente che sta redigendo la nuova Costituzione tunisina ha approvato anche l'articolo che garantisce "le libertà di opinione, pensiero, espressione e informazione", ma non ha abolito la pena di morte. Un emendamento in tal senso è stato bocciato, sebbene dall'inizio degli anni '90 in Tunisia non siano state eseguite condanne a morte.
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