La Ue finanzia un progetto di Sos Villaggi dei Bambini per le donne in Gambia
Sarà finanziato dall’Unione europea il nuovo programma “Emancipazione delle donne per il cambiamento”, un progetto di Sos Villaggi dei Bambini Uk che sarà realizzato in collaborazione con Sos Villaggi dei Bambini Gambia (presente nel Paese dal 1981 con due Villaggi Sos), ChildFund Gambia e la Fondazione per la ricerca sulla salute delle donne, la produttività e l'ambiente (Bafrow).
Saranno stanziati 200mila euro per un progetto della durata di due anni che ha l’obiettivo di “combattere la povertà, perseguire gli obiettivi di sviluppo del Millennio, promuovere i diritti delle donne e le libertà fondamentali nel contesto dello sviluppo sostenibile”.Beneficiarie dell’iniziativa le comunità di Sintet, Kalagi, Kan Mamadou, Jarrol e Kampassa. Saranno promossi i diritti delle donne, con particolare attenzione alla responsabilizzazione economica e alla riduzione della violenza, comprese le mutilazioni genitali femminili. Occorre intervenire su molti aspetti per poter aiutare il cambiamento della condizione delle donne - sottolinea in una nota Sos Villaggi dei Bambini Italia - : la cultura nutrizionale, l’accesso ai servizi sanitari, l'alfabetizzazione funzionale, l'istruzione, la formazione e l'attuazione di attività generatrici di reddito sostenibili.
«L'organizzazione ha lavorato in Gambia negli ultimi 30 anni con l'obiettivo primario di garantire che le famiglie e le comunità fossero in grado di fornire cura e protezione ai propri figli attraverso: la fornitura di servizi essenziali (istruzione, sanità e sostegno psico-sociale), il rafforzamento delle capacità genitoriali, l’accesso ai mezzi di sussistenza sostenibili», dice Oumou Alto direttrice di Sos Villaggi dei Bambini Gambia. «In Gambia le donne sono vittime della povertà e della disuguaglianza di genere. La loro vulnerabilità diventa automaticamente quella dei loro figli. Aiuteremo più di 100 mamme vulnerabili a farsi carico della loro vita e di quella di 500 bambini nelle loro famiglie e nelle loro comunità per ridurre l'incidenza della violenza e la violazione dei loro diritti. Abbiamo 2 anni di tempo. Questo avverrà grazie al supporto di tutta la comunità perché i diritti delle donne possono essere garantiti solo quando vengono rispettate dalla comunità in generale».