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IO RIDO AFFINCHE' LE DONNE TURCHE SIANO LIBERE DI RIDERE INSIEME A ME: SECONDO IL VICE PRIMO MINISTRO ARINC E' IMMORALE

Scritto da Google News. Postato in Diritti delle donne

Il vice Primo Ministro turco,  Bulent Arinc, stando a quanto riportato da quotidiano Hurriyet, avrebbe dichiarato: "La donna saprà quello che è peccaminoso e quello che non lo è. Non riderà in pubblico. Non sarà seducente nel suo comportamento e proteggerà la sua castità". La risposta delle donne turche, a queste parole ricche di pregiudizio, è stata quella di postare migliaia di foto che le immortalano sorridenti su twitter e facebook. Il gesto ha incontrato la solidarietà delle donne occidentali.

La Turchia che da sempre ha rappresentato uno spartiacque tra due culture, da una parte quella europea e dall'altra quella araba integralista, negli ultimi anni sembra protendere verso i principi integralisti in fatto di diritti alle donne.Il Premier Erdogan, che ha rafforzato il suo potere grazie allo sviluppo economico di cui il paese ha goduto durante il suo mandato, ha introdotto una serie di leggi che restringono fortemente i diritti delle donne.Ha fatto non poco scalpore l'introduzione dell'obbligo del velo e il divieto di rossetto per le hostess della compagnia di bandiera Ankara.Le donne sono scese in piazza a protestare, in quella occasione, contro una contrazione dei propri diritti, ritenuta insopportabile.Insopportabile come le dichiarazioni del Ministro Arinc.Non è mai ammissibile ledere i diritti fondamentali delle donne ed è ancora più vergognoso che ciò avvenga in paesi che culturalmente presentano le potenzialità per farli crescere e tutelarli.E' doloroso pensare alle donne arabe che vengono sfruttate e denigrate ogni giorno nel mondo, in virtù di faziose interpretazioni del Corano.Ma è assurdo e ancor più doloroso che tale violazione di diritti avvenga a danno di donne che sono consapevoli della costrizione a cui sono sottoposte.Le donne turche sono più occidentalizzate relativamente agli altri paesi di cultura araba.Sono ben consapevoli, pertanto, di quanto sia offensivo che un rappresentante dello Stato dichiari disdicevoli le loro risate.

Io rido insieme alle donne turche e a tutte le donne arabe perchè un giorno siano libere di ridere insieme a me.imageChe nessuna costrizione alla libertà delle donne possa essere legittimata in nome di una cultura che reputa la donna inferiore all'uomo.Io rido affinché nessuna donna debba essere costretta ad attenersi a un comportamento che gli uomini decidono essere consono per lei.Io rido affinché le donne arabe possano decidere autonomamente, un giorno, del valore di sè e di come rapportarsi al mondo che le circonda.Io rido affinché il valore della castità non sia più una costrizione per la libertà.  

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