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Difret, i diritti delle donne etiopi al Festival del film di Locarno

Scritto da Google News. Postato in Diritti delle donne

ROMA - La parola difret ha due significati: "coraggioso" e "essere vittima di stupro". Un'ambiguità che riflette il ruolo della donna in Etiopia, bloccata tra passato e futuro e ancora vittima di discriminazioni e violenza. Con questo titolo, "Difret", il regista etiope Zerezenay Berhane Meharin porta al Festival del film di Locarno un lungometraggio che affronta il problema dei diritti umani delle donne attraverso la storia, basata su fatti reali, di due donne coraggiose. A Locarno il film sarà proiettato il 10 agosto e sarà seguito da un dibattito cui prenderanno parte tra gli altri anche il regista, la produttrice etiope Mehret Mandefro e l'alto commissario Onu per i diritti umani Navi Pillay.Un film per l'Etiopia.Difret, esordio del regista, è il quarto film prodotto in Etiopia. Girato in amarico, lingua ufficiale dello Stato, narra la storia di un'avvocatessa che difende una ragazza di 14 anni accusata dell'omicidio di un uomo che aveva tentato di rapirla per costringerla al matrimonio. Basata su eventi realmente avvenuti, la pellicola esplora le possibilità e i problemi che potrebbero nascere dalla modernizzazione del Paese e si interroga sulle conseguenze della rottura di tradizioni secolari, dell'abbandono di sistemi di credenze e del loro impatto sulla società.Stupro come arma di guerra. Come detto, dopo la proiezione si incontreranno regista, produttrice, l'alto commissario Onu per i diritti umani Navi Pillay e altri rappresentanti del terzo settore. Al centro della discussione saranno le diverse sfide che le donne devono affrontare in Africa e nel resto del mondo, non solo nella sofferta dicotomia fra tradizione e modernità, come si vede nel film, ma anche nel caso di scontri violenti. Nelle zone teatro di conflitti armati, si osserva infatti un tipo specifico di violazione che quasi sempre rimane impunito: la violenza sessuale contro donne e bambine (ma anche contro uomini e bambini), spesso impiegata in modo sistematico come arma di offesa bellica. Il fenomeno della violenza sessuale non è tuttavia circoscritta al solo tempo di guerra, in alcuni casi infatti continua anche dopo la fine delle ostilità. Questa violazione dei diritti umani e delle leggi internazionali ha effetti devastanti a lungo termine per le vittime, i familiari e le comunità. Democrazia senza frontiere.Difret è uno dei film selezionati per Open Doors Screenings, una rassegna quest'anno  dedicata alle produzioni provenienti dall'Africa subshariana, con particolare attenzione ai paesi anglofoni e lusofoni. Open Doors è una sezione del Festival del film di Locarno che beneficia del sostegno della Direzione dello sviluppo e della cooperazione del dipartimento federale degli Affari esteri (Dfae). E ha come obiettivo incoraggiare i registi e i produttori provenienti dai Paesi del Sud e dell'Est del mondo, dove il cinema indipendente è vulnerabile. La tavola rotonda che seguirà la proiezione del film sarà il primo di una serie di eventi organizzati durante l'anno nell'ambito dell'iniziativa "Democrazia senza frontiere" lanciata da Didier Burkhalter, presidente del Dfae. Lo scopo è associare personalità elvetiche di spicco sul piano nazionale e internazionale con progetti di sviluppo finalizzati al rafforzamento della democrazia, della pace e dei diritti umani.
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Etiopia
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