A Tokyo la "Davos delle donne" per la promozione femminile - Stream24
Nel suo discorso introduttivo, Abe ha promesso: "Lavoreremo per creare entro il 2020 una società in cui tutte le donne possano cercare di realizzare i loro sogni in ogni fase della loro vita". Christine Lagarde, numero uno del Fondo monetario internazionale, ha gettato acqua sul fuoco di certi accenti un po' troppo ottimisti: la strada è quella giusta e Abe ha fissato obiettivi ambiziosi ma realizzabili, ha detto: tuttavia il Giappone deve fare di più e meglio in favore delle donne, anche sul fronte delle riforme strutturali. E si è detta favorevole alla fissazione temporanea, nei singoli Paesi, di quote-target" per sfondare il "glass ceiling" che troppo spesso penalizza il genere femminile. Un altro momento intenso è stato l'intervento videoregistrato di Hillary Clinton, introdotto dalla prima ambasciatrice statunitense in Giappone, Caroline Kennedy. "I diritti umani sono diritti delle donne e i diritti delle donne sono diritti umani", ha detto l'ex titolare della segreteria di Stato e possibile candidata presidenziale. "La prosperita' umana significa prosperità delle donne e opportunità per le donne significa opportunità per l'umanita'".
Avvincente quasi come un buon talk show è stata la "Special Talk Session" con la moglie del premier, Akie Abe, e Cherie Blair, fondatrice della Cherie Blair Foundation for Women e moglie dell'ex premier britannico. Il nuovo presidente della Keidanren, Sadayuki Sakakibara, ha poi illustrando il documento programmatico approvato nel luglio scorso ("Action Plan on Women's Active Participation in the Workforce") che richiede tra l'altro a 1.300 imprese di formulare specifici "piani di azione" (su base volontaria) da pubblicare sul sito Web dell'organizzazione.