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Diritti alle donne in politica: Ande, qualcosa si muove

Scritto da Google News. Postato in Diritti delle donne

“Finalmente, dopo le nostre solitarie battaglie, qualcosa si muove anche se tardivamente. La consigliera regionale di parità Maria Stella Ciarletta si fa sentire, rompendo quel silenzio assordante  che avvolge la problematica dei diritti delle donne. Non vogliamo fare polemica – si legge in una nota a firma del Presidente Ande Catanzaro, Luciana Cricelli - ma si sono verificate violazioni vistose  nei confronti delle donne come la recente riforma elettorale per il rinnovo del consiglio regionale e nessuno ha sentito il dovere di esprimere il proprio dissenso e di assumere una iniziativa corale. Una chiamata alle armi per frenare il misfatto a partire dalle consigliere regionali. La consigliera regionale di parità chiude in bellezza il suo mandato e prosegue la battaglia che l'Ande nazionale ha vinto nel Lazio e quella di Catanzaro nella propria città senza arrivare al ricorso. E' bastato un incontro e il Sindaco Abramo ha tenuto nella  dovuta considerazione la nostra proposta. Ben venga l’iniziativa rivolta a produrre ricorso nei confronti delle giunte non rappresentative del 40 per cento della presenza delle donne. I sindaci non hanno alibi né hanno bisogno di curricula quando si tratta di nominare donne nelle giunte. Quando nominano gli uomini non chiedono curricula e se adducono la scusa che nei loro territori non ci sono le donne, è una grossolana bugia. Vuol dire che non conoscono la loro realtà. E’ sufficiente dare uno sguardo al mondo della scuola e del volontariato dove dominano le donne, oggi anche a quello delle professioni. Cerchiamo di essere seri e responsabili, la casa brucia ,la Calabria laboriosa non ne può più di chiacchiere e di palliativi come la questione dei curricula. Colgo l'occasione – conclude Luciana Cricelli - di ricordare ai sindaci  la corretta applicazione della Legge n. 215 del 23 novembre 2012 che i Consigli comunali continuano a non applicare perché non adeguano i loro statuti alla legge sopra indicata”.

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