Il 25 Novembre è la Giornata internazionale contro la violenza sulle donne - Quotidiano online della provincia di Cuneo
Il giorno scelto dall' Onu per promuovere annualmente, in tutti i paesi del mondo, la riflessione e il confronto sulla strada che si è percorsa in materia di sicurezza personale e sociale e di autodeterminazione delle donne; di quanto sia accidentata quella strada, di quanta ne rimanga da fare, come si possa proseguire e quali siano gli ostacoli da rimuovere.
In questa data merita di ricordare che, da poco più di un mese, il Presidente del Consiglio ha nominato la Consigliera nazionale in materia di Pari Opportunità - Giovanna Martelli, deputata del Pd – con l’incarico specifico di predisporre il Piano nazionale antiviolenza sulle donne, per recuperare il ritardo fin qui accumulato.
Questo provvedimento affonda le sue radici nel Decreto approvato dal Parlamento italiano contro il femminicidio, connesso all’ approvazione della ratifica della Convenzione di Istanbul.
Purtroppo, in questa Giornata si deve continuare a constatare che troppi esempi drammatici, oltre che comportamenti quotidiani ancora troppo diffusi, nel mondo e in Italia, dimostrano come si sia ben lontani dal rispetto della donna come persona che la nostra Costituzione, e la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, dichiarano di garantire .
Peraltro, in questa Giornata, merita di ricordare come sia ormai individuata, come elemento centrale della lotta per l’uguaglianza di genere, la presa di consapevolezza degli uomini sul ruolo fondamentale della loro partecipazione all’ impegno contro le disparità che ancora esistono tra uomini e donne.
Uomini che sono loro stessi vittime di quelle disparità , quando lo stereotipo maschile non consente loro l'ammissione di vulnerabilità, di insicurezza, di bisogno di aiuto. Non consente loro di affrontare in modo maturo contrasti e conflitti nel lavoro, nelle relazioni personali e nella famiglia e si traduce troppo spesso in epiloghi di storie e di relazioni tremendi per tutti, e non solo per le donne che ne sono le vittime dirette .
Fondamentale quindi lavorare sulla “cultura” dalla quale nascono le resistenze ad una sostanziale ed effettiva attuazione delle pari opportunità nelle relazioni familiari, nel lavoro, in politica, nella vita quotidiana nel suo insieme, dove continua ad essere diffuso in modo intollerabile il mancato rispetto dei diritti delle donne.
Che troppi considerano ancora una questione secondaria, di ridotta utilità e non ne vedono il valore determinante per una società giusta e civile.
Nella Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, e ogni giorno dell’anno, molte e molte e molte donne operano in mille modi per raggiungere questo traguardo: quando lavorano, in famiglia, nella società , nel volontariato e nella partecipazione politica.
Noi donne del Pd, quelle impegnate nelle Istituzioni e quelle attive nella vita di Partito, noi donne di qualsiasi orientamento politico che condividiamo quegli obiettivi, giorno per giorno continuiamo quella lotta.
Rosita Serra,
referente provinciale donne Pd Cuneo