Collettiva AutonoMIA. L’amministrazione Falcomatà è dalla parte dei diritti delle donne? |CMnews.it
Patrocinare un evento da parte di una istituzione vuol dire, citiamo testualmente: darne un riconoscimento simbolico, accordarne il supporto, condividerne gli intenti.Che il Comune di Reggio Calabria abbia quindi deciso di “sostenere” il concerto di Natale al teatro Cilea, organizzato per raccogliere fondi in favore del “movimento per la vita”, ci lascia a dir poco perplesse.Dopo le dichiarazioni del neo sindaco Giuseppe Falcomatà ci pareva che garantire i diritti di tutte e tutti, attraverso un’ amministrazione laica, fossero i presupposti del suo mandato. Come valutare dunque questa scelta? Una presa di posizione politica o una “leggerezza” nell’accordare il patrocinio?Ci augureremmo la seconda…In un momento storico in cui le donne vedono messi in pericolo diritti fondamentali come quello dell’accesso all’aborto libero e sicuro, garantito dalla 194; in cui la laicità dello Stato, valore costituzionale, è costantemente minacciata dall’ingerenza della Chiesa e delle lobby confessionali: come Collettiva AutonoMIA chiediamo pubblicamente conto di questa scelta alla Amministrazione reggina.Vorremmo ricordare al sindaco e alle cittadine e ai cittadini tutti, gli ultimi “obiettivi” del “movimento per la vita” che noi preferiamo definire “no choise” in quanto “attentano” di fatto alla libertà di scelta delle donne:– la riforma profonda dei consultori familiari…strumento con il quale lo Stato, quando ritiene di non dover né punire né proibire l’aborto, tuttavia si schiera limpidamente a protezione dei diritti del nascituro;– la proclamazione legislativa che tutti gli esseri umani sono uguali fin dal concepimento… attraverso il riconoscimento della capacità giuridica.– La proposta all’Onu di una moratoria sull’aborto proposta dall’Italia non ha senso e forza se non la si comincia ad attuare in Italia nei modi sopraindicati.– (citazione dal sito www.mpv.org)Non pensiamo di dover aggiungere altro se non che, in “soldoni”, noi donne saremmo ridotte a semplici “contenitori riproduttivi”, private di fatto , con la richiesta di introduzione del riconoscimento giuridico del feto , di ogni libertà di decidere della nostra vita e del nostro corpo (vedi campagna europea “One of Us” )Il sostegno del Comune di Reggio Calabria, a chi attenta di fatto alla nostra autodeterminazione, alla 194 e alla laicità dello Stato, non possiamo accettarlo!Sarebbe il caso di aprire una riflessione sulla concessione dei patrocini ricordando che costituiscono una “cartina di tornasole” per definire la linea e le scelte politiche di una Amministrazione.In quest’ottica vogliamo quindi chiedere al Sindaco e al governo della città di esprimersi chiaramente in merito a questa scelta, la tanto annunciata e auspicata “trasparenza” vorremmo venisse messa in pratica proprio a cominciare dal prendere una posizione netta e chiara in merito.“Poteva dire di no quando ha detto si, ma ha detto si…” da “Parole e sassi”
Collettiva AutonoMIA Reggio Calabria