"Ferita sanguinante del Paese" (TWEET)
Con migliaia di tweets toccanti, le donne in Turchia condividono le loro personali esperienze di molestie sessuali e abusi in seguito alla brutale uccisione di una giovane donna turca. Özgecan Aslan, come ha riferito la polizia, ha cercato di fermare un tentativo di stupro con su un autobus nella sua città natale di Mersin, nel sud della Turchia, utilizzando uno spray al peperoncino. Ma non c'è riuscita ed è stata accoltellata e picchiata a morte dal suo aggressore. Il suo corpo è stato poi bruciato e gettato in un lago.
L'omicidio della ventenne studentessa di psicologia ha scatenato la rabbia di migliaia di persone in tutta la Turchia che sono scese in piazza a manifestare la loro indignazione per la crescente ondata di violenza contro le donne che sta interessando il Paese.
Più di 800.000 tweet utilizzando l'hashtag #sendeanlat ("raccontare la tua storia", in turco) sono stati invitati: attraverso questi messaggi le donne condividono le loro storie di abusi e danno consigli e suggerimenti per sopravvivere all'aggressore. La scrittrice Tonella Himbeer, che ha tradotto decine di tweets in inglese, ha detto alla BBC che la campagna sta rompendo i tabù del Paese.
La campagna segue una serie di omicidi di alto profilo che hanno galvanizzato i sostenitori dei diritti delle donne in Turchia. La morte di Aslan ha anche spinto il presidente turco Tayyip Erdogan - non esattamente un femminista - a definire la violenza contro le donne "una ferita sanguinante" del Paese.