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IMGPress - Il foglio elettronico

Scritto da Google News. Postato in Diritti delle donne

L'Africa a sud del Sahara è ancora oggi il posto più pericoloso in cui mettere al mondo un bambino: se nel mondo ogni giorno 800 donne perdono la vita in gravidanza o durante il parto, più della metà sono africane. Ogni giorno, più di 400 neonati africani restano orfani. In Africa le madri muoiono per malattie facilmente curabili, perché vivono lontano dagli ospedali, perché sono pochi i medici e gli infermieri, perché non sono informate. Molte di queste morti sarebbero evitabili se ci fosse un’assistenza sanitaria accessibile e adeguata. In Europa e Nord America il rischio che una donna muoia durante la gravidanza o il parto è di 1 su 4700, in Africa 1 su 40. Un divario drammatico che può essere colmato grazie alla formazione delle ostetriche, vero “cuore” delle nascite in Africa. Perché un’ostetrica ogni anno può assistere 500 donne e far nascere in condizioni di sicurezza centinaia di bambini. Dal 2013 attraverso la campagna Stand up for african mothers, Amref ha formato circa 6000 ostetriche.

"Non può esserci un mondo più sano senza pensare alla salute dell'Africa. Ma non ci può essere un'Africa più sana se non ci prendiamo cura delle nascite e delle madri. - dichiara Guglielmo Micucci, Direttore della sezione italiana di Amref Health Africa - Spesso mamme e bambini muoiono per cause banali e prevenibili come malattie facilmente curabili, scarsa igiene nei luoghi del parto e accesso a fonti d’acqua pulita, distanze infinite da coprire per arrivare ad un ospedale, mancanza di informazione, scarsità di operatori e strutture sanitarie adeguate. Ridurre drasticamente le morti di madri e bambini, rafforzando i sistemi sanitari dei Paesi in profonda crisi sanitaria, economica e sociale, è il nostro lavoro da sempre. Etiopia, Sud Sudan, Kenya e Mozambico sono i paesi dove l’impegno della sezione italiana di Amref Health Africa è più presente. Le ostetriche, gli assistenti medici e tutti coloro che formiamo, hanno ben presenti quei drammatici indicatori e ogni giorno studiano o vanno di comunità in comunità per far sì che quegl'indici si assottiglino e che le madri partoriscano in salute, dobbiamo garantire a tutti salute e vita dignitosa perchè la salute è di tutti. Un mondo sano è un mondo salvo”.

Amref opera per la promozione della salute e dei diritti delle donne africane, in modo particolare per le donne di comunità disagiate o geograficamente isolate, assicurando loro l'accesso alla contraccezione, ai servizi di ostetricia, a parti assistiti da personale qualificato, alle cure prenatali e post natali, alla prevenzione e diagnosi del cancro alla cervice. Di pari passo, Amref si impegna per stimolare cambiamenti all’interno delle comunità, sensibilizzando la popolazione su aspetti cruciali come la pianificazione familiare e il diritto delle donne a gestire la propria fertilità e affrontando pratiche deleterie purtroppo ancora frequenti, come la violenza domestica o l’infibulazione.

Sud Sudan, le ostetriche eroine invisibili nel paese martoriato dalla guerra civile. Il Sud Sudan è lo Stato con i più alti tassi di mortalità materna del mondo - 2.054 donne per 100.000 nati vivi - e i più bassi tassi di alfabetizzazione femminile – poco più del 10%. Le donne hanno statisticamente più probabilità di morire per cause connesse alla gravidanza che completare il ciclo di studi. Un paese enorme dilaniato da una guerra civile che non pare trovare tregua dove l’educazione sanitaria è carente e i professionisti sanitari necessari ancora pochissimi, soprattutto nelle aree marginali e lontane dalla capitale. Amref Health Africa - impegnata dal 1972 in Sud Sudan - sostiene il National Health Training Institute - NHTI di Maridi, il primo e unico centro di formazione di clinical officers. A Maridi Amref forma anche le ostetriche del Sud Sudan.

Solo nel 2013 l'aiuto di Amref - la più grande organizzazione non profit africana ad occuparsi di salute nel continente - ha raggiunto oltre 10 milioni 700 persone in Africa, tra queste oltre 8milioni e 700 erano donne e bambini. Sono oltre 2,5 milioni le persone che fino al 2019 beneficeranno dei programmi di salute materno infantile in Etiopia, Kenya, Sud Sudan e Mozambico. Molto ancora c’è da fare, se ogni giorno nel mondo muoiono 800 donne per parto e gravidanza, di cui la metà in Africa. Il sostegno alla salute sessuale e riproduttiva delle donne che vivono in contesti di povertà e bisogno sarà uno dei temi portanti della campagna, nei Paesi africani e nelle periferie più disagiate in Italia, senza distinzioni e differenze. La campagna "Sano è salvo” può essere sostenuta sui canali di donazione Amref visitando il sito www.amref.it

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