Isis, donne stuprate e ricucite per sembrare di nuovo vergini. L'ennesimo orrore denunciato dall'Onu: è in atto un vero e proprio "bazar delle schiave". Un mercato che, secondo Human Rights Watch frutta 2mila dollari a donna.
La denuncia dell'Onu: nelle terre in mano all'Isis le donne vengono stuprate e sottoposte a rudimentali operazioni per la ricostruzione dell'imene.
Donne come bestie al mercato. Anzi, peggio, come cose di seconda, terza, quarta, ventesima mano. Donne che ancora sono delle bambine, che vengono comprate, sposate, spogliate, violentate, ricucite, rivestite, rivendute, risposate, rispogliate, rivolentate. Un circolo dell’orrore che la portavoce dell’Onu, Zainab Bangura, inviato speciale per la violenza sessuale nei conflitti, ha definito un vero e proprio “bazar delle schiave”. Succede nelle terre in mano all’Isis, dove le ragazze raccontano di aver subito decine di interventi chirurgici di rudimentale ricostruzione dell'imene: i miliziani le vogliono vergini, non importa se per finta, quello che conta è vedere il sangue dopo il rapporto. “Le ragazze e le donne vengono denudate e divise in varie categorie prima di essere spedite in altre regioni” e vendute nei mercati. Tra i più riforniti quelli di Dohuk e Mosul. "Sono a rischio e sotto assalto in ogni momento della loro vita” ha denunciato Bangura, sottolineando che l'Isis ha “istituzionalizzato la violenza sessuale come aspetto centrale della sua ideologia e delle sue attività, usandola come tattica di terrorismo per centrare i sui obiettivi”.
Donne che Zainab Bangura ha incontrato dalla Siria all’Iraq fino in Turchia, Libano e Giordania, dove sono fuggite dalla prigionia dell’Isis, costrette ad aborti clandestini. Le voce raccontano tutte lo stesso scempio. Se da un lato sono la ricompensa per i combattenti, dall’altro la violenza sessuale è usata come arma per punire, umiliare e demoralizzare chi non si sottomette, oltre che per estorcere informazioni.
Anche
Human Rights Watch ha già
lanciato l’allarme. Le testimonianze che ha raccolto tra gennaio e febbraio 2015
raccontano gli stessi orrori: “
Gli uomini sono venuti a selezionarci - racconta Jalila, 12 anni -.
Ci hanno fatto alzare in piedi, hanno esaminato i nostri corpi. Ci hanno ordinato di mostrare i capelli e hanno picchiato quelle che si sono rifiutate”. Le ragazze vengono scelte e comprate: fino a
2mila dollari l’una in un mercato che svuota e riempie le tasche degli stessi guerriglieri. “
A volte sono stata venduta - continua Jalila -. A volte sono stata offerta come un dono. L'ultimo uomo è stato il più violento: mi legava mani e piedi poi mi violentava”.
Un orrore che non finisce con la violenza ma accompagnerà quelle donne per tutta la vita e per cui hanno diritto a un'assistenza, ha sottolineato Liesl Gerntholtz, direttrice della sezione che si occupa dei
diritti delle
donne per Human Rights Watch. Copyright foto: Istock