Le "fantastiche cinque" che vogliono salvare la politica della Finlandia
Con “La città delle donne”, Federico Fellini ci lasciò un capolavoro d´ironia. Oggi, con una rivoluzione pacifica per gender equality, crescita solidale e no ai sovranisti, cinque brave donne politiche di alta caratura, leader dei cinque diversi partiti del centrosinistra-larghe intese al governo a Helsinki, evocano quel titolo con la loro vittoria in Finlandia, già avanzatissima per pari opportunità. Dimessosi perché sfiduciato sulla politica economica il premier socialdemocratico Antti Rinne, Sanna Marin, ad appena 34 anni, è la nuova premier, la più giovane al mondo. La affiancano Li Andersson 32 anni della sinistra radicale, Katri Kulmuni 34 del Centro, Maria Ohisalo anche 34enne, Verde, agli Interni, Anna-Maja Henriksson, 55, guida del Partito della minoranza svedese (Rkp), alla Giustizia. Hanno salvato coalizione e governabilità, vogliono rilanciare il paese dei mille laghi con piú politica sociale, ecologia, piú spesa per occupazione, istruzione, condizione giovanile, welfare e contro le disparità di reddito. La loro vittoria è una sconfitta cocente per sovranisti e per maschietti in politica, in tutta la Ue di cui Helsinki è presidente di turno.Occhi ben aperti, parlare sempre col paese reale e ascoltarlo, in strada e online, molto sui social forum, strategie per il futuro, intuito femminile: la ricetta accomuna Sanna, Li, Katri, Maria e Anna-Maja. Insieme alla difesa totale della loro sfera privata. Ma al tempo stesso Sanna Marin non ha problemi come figlia di due mamme Lgbt, sposata con un amato marito, mamma di un figlio di pochi anni. Il loro arduo tentativo: salvare le larghe intese socialdemocratici-sinistra-verdi-centro-partito dell´etnía svedese. Sono vicine ai millennials, quattro di loro anche anagraficamente: Sanna la politica di professione è nata il 16 novembre 1985 a Helsinki, Li la ribelle il 13 maggio 1987 a Turku porto e città industriale, Katri l´economista che pensa all´ambiente il 4 settembre dello stesso anno a Tornio. Giovane e di Helsinki è Maria la leader verde che vigila sull´ordine pubblico. Sanna la premier piú giovane del mondoè socialdemocratica (Sdp), astro nascente del partito, ministro di Trasporti e tlc uscente. Carriera politica a Tampere, città di giovani hipster tra due enormi laghi. Esprime spesso affinità elettive con verdi e sinistra, era tentata di uscire dal partito “troppo poco creativo su uguaglianza e giustizia sociale”.
Conta su simpatia, sinergia e appoggio delle altre quattro. A cominciare dalla popolarissima, infaticabile Li Andersson, marxista dichiarata. Li Viene dalle ong, vuole l´ambiente come causa nuova della sinistra storica “divenuta troppo establishment”. Ammira Carola Rackete, è paladina del welfare e dei diritti, vegana e favorevole alla legalizzazione della cannabis. Nata a Turku, roccaforte di aristocrazie operaie, guida il Vasemmistoliito, la sinistra radicale ex comunista, è superministro uscente di pubblica istruzione e condizione giovanile. “A sinistra dobbiamo svecchiarci in corsa, capire la gente e le sue paure, parlarci, solo cosí fermeremo i sovranisti”, ci disse in un lungo colloquio. Ha imposto un mega-bilancio per la Pubblica istruzione, esige piú spese sociali.In un ruolo-chiave di numero due del governo si profila la vicepremier uscente e ministra dell´Economia Katri Kulmuni, la leader del Centro e vicepremier che ha sfiduciato Rinne. Nata cresciuta e laureata in Lapponia, ha espugnato la leadership storicamente maschile del tradizionale partito di borghesia e campagne. Difende gli interessi economici, ma vuole rafforzarli alleandoli con l´ambientalismo. E con sempre piú spese per energia pulita, start-up e tecnologie del futuro. 600 milioni di euro investiti per un enorme centro computer a Hamina e due giganteschi parchi eolici, nella Finlandia dotata di centrali atomiche, sono farina del suo sacco. Brave e rigorose anche le altre due, la Verde Maria agli Interni e la “svedese” Anna-Maja alla Giustizia: ordine pubblico e garanzia di sicurezza come priorità, ma senza deviazioni autoritaria. E´una splendida notizia per l´Europa che le “fantastiche cinque” abbiano al la pena di sperare che le “fantastiche tre” abbiano vinto nel loro assalto al cielo. Ripenseranno la Finlandia come Repubblica delle donne, Naisten Tasavalta, perché no?
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Carlo VerdelliABBONATI A REPUBBLICA- Argomenti:
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