Centro Diurno Cittadella intitolato a Bice Leoni
“Mia madre – ha detto Marina Bianchi, figlia di Bice Leoni, ringraziando per l’intitolazione a lei destinata – sarebbe molto felice e onorata per questa dedica, che celebra tutto il suo lungo lavoro nel sociale e in favore delle persone più fragili”.
Il Centro Diurno Cittadella è stato intitolato a Bice Leoni, donna estremamente nota a Parma e oltre per il lungo impegno nella politica a favore dei diritti delle donne e per la creazione dei servizi assistenziali cittadini. Bice Leoni ha ricoperto la carica di assessora comunale all’Assistenza (1951-1970), è stata presidente dell’Ospedale Stuard e continua ad essere ricordata tra le maggiori esponenti dell’Unione Donne Italiane.
Nel Centro Diurno di via Caduti e Dispersi in Russia 1 è stata allestita una mostra, a lei dedicata, composta da oggetti, documenti e ricordi di una vita, donati dalla figlia.
Presenti al momento inaugurale, insieme alle autorità cittadine e a Ubaldo Delsante della commissione Toponomastica, l’assessora al Welfare del Comune di Parma Laura Rossi, Sara Saltarelli, responsabile area società “Dolce”, e Marina Bianchi, figlia di Bice Leoni.
“Questa intitolazione – ha esordito l’assessora al Welfare del Comune di Parma Laura Rossi – mi emoziona molto e sono orgogliosa che questa struttura così importante per il quartiere e la città sia intitolata a una donna di grandi capacità che ha posto delle basi fondamentali e imprescindibili per il sistema sociale cittadino”.
“Abbiamo sostenuto l’iter di questa intitolazione fin dall’inizio – ha detto Sara Santarelli della società “Dolce” – e siamo soddisfatti che il centro diurno da oggi possa portare il nome di una grande donna della nostra città”.
Bice Leoni – Nel 1947 sostituì Anna Menoni nella segreteria dell’Unione donne italiane (UDI), associazione che, nell’immediato dopoguerra, raccolse l’entusiasmo di molte donne uscite dalla lotta partigiana, impazienti di entrare a pieno titolo nella vita politica del paese. Eletta in Consiglio Comunale nella lista Pci alle elezioni amministrative del giugno 1951, e rieletta nel 1956, divenne assessora all’Assistenza nel 1960 e ricoprì l’incarico per due mandati consecutivi. Dedicò gran parte della sua vita alle esigenze delle donne avviando i primi passi del welfare locale, diede vita a servizi come la Residenza XXV aprile di via Taro e fu determinante per la nascita dell’Ospedale Stuard, di cui fu presidentessa fino al sorgere, nel 1980, dell’Usl.