GARAVINI (IV) AL 125° ANNIVERSARIO DELLA FEDERAZIONE SOCIALISTA IN SVIZZERA
ROMA\ aise\ - "I recenti risultati elettorali in Gran Bretagna mandano un segnale netto: una nuova stagione progressista non può nascere dall’idea accarezzata da alcuni di virare a sinistra in modo radicale. Non è così che la socialdemocrazia può tornare a vincere. Bisogna invece farsi promotori di un messaggio sociale concreto positivo, inclusivo, solidale. Altrimenti il grosso rischio è quello di favorire le destre più becere". È quanto sostenuto dalla senatrice Laura Garavini, Vicepresidene vicaria Gruppo Italia Viva-Psi, intervenendo al Coopi di Zurigo in occasione del 125° anniversario della Federazione dei Socialisti Italiani in Svizzera, promosso dal Presidente Andrea Ermano. Al convegno hanno preso parte come relatori anche gli onorevoli Franco Narducci, Felice Besostri, Bagnoli e gli storici professor Punzo e Francesco Papagni. "Va ripristinato il primato della politica rispetto all’ideologia antipolitica che ha dominato in questi anni”, ha aggiunto Garavini. “Inoltre torna attuale il tema dell’eguaglianza. In primis tra i generi. Promuovendo costantemente i diritti delle donne nel lavoro, nella vita sociale e nella partecipazione politica. Superando stereotipi e paradigmi sessisti. Combattendo le disuguaglianze e ogni forma di discriminazione. Credendo nel principio di solidarietà. Nessuno deve rimanere solo di fronte alle sfide della vita. Tutti devono poter sviluppare il proprio potenziale umano, e va valorizzato il merito. Contrastando la povertà con la crescita e il progresso, accompagnando le persone nei processi di cambiamento". "Non lasciare indietro – ha osservato la senatrice – nessuno vuol dire anche promuovere la modernità e l'innovazione. Perché gli strumenti tecnologici e digitali sono il veicolo per offrire maggiori opportunità, senza distinzione di classe sociale, ad esempio. E, perchè no, accorciano anche la distanza tra le istituzioni e i cittadini. Colmare il gap digitale e tecnologico, oggi, vuol dire anche promuovere pari diritti sociali. Perché in questo modo si favorisce l'accesso a tutta una serie di diritti e di servizi". "Là dove i partiti socialdemocratici in Europa stanno spostando il baricentro del loro agire politico su posizioni di estrema sinistra, perdono. Serve il coraggio del cambiamento. Serve – ha concluso – una forza politica inclusiva, capace di superare le ideologie, fortemente europeista, attenta alle questioni climatiche, moderna e rivolta al futuro. Io vedo questa prospettiva in Italia Viva, la forza politica che sto contribuendo a costruire". (aise)