Venezia, Palazzetto Bru Zane – Due operette francesi – Connessi all'Opera
Per i concerti fuori festival, il Palazzetto Bru Zane programma tre serate interamente dedicate all’operetta in occasione di periodi particolari dell’anno: per le feste natalizie, per il Carnevale e per la giornata dei diritti delle donne. Come d’abitudine la fondazione, votata alla valorizzazione della musica romantica francese, recupera lavori praticamente sconosciuti.L’appuntamento di fine anno è occupato da due brevissime operette: On demande une femme de chambredi Robert Planquette e Chanteuse par amourdi Paul Henrion. Considerando gli anni in cui vengono elaborate, rispettivamente 1876 e 1877, i testi hanno un evidente intento critico nei confronti della società francese e in particolare dell’esperienza vorticosa e stordente della Comune di Parigi. Henrion compone oltre milleduecento romanze, presenti nella maggior parte dei concerti pubblici, mentre l’eclettico Planquette si dedica intensamente all’operetta.
On demande une femme de chambre tratta con vena ironica della decadenza morale della società francese: Claudine vorrebbe prestare servizio come cameriera presso la dimora di Madame di Saint-Gommès tuttavia, non trovando la signora, ne approfitta per sbirciare. Il fascino della ricchezza e la vita lussuosa la conquistano immediatamente, ma altrettanto rapidamente ne prende le distanze quando realizza l’amaro conto finale provocato da una vita tanto dissoluta. Chanteuse par amour mette in campo le vicissitudini amorose di un’attrice che si scontra con le volubilità, i tradimenti e le invidie dell’ambiente artistico. Il colpo di scena è introdotto da un tubo acustico che comunica con l’appartamento superiore in cui risiede un ignoto spasimante. Entrambi i lavori sono concepiti per Anna Judic, stella del café-concert parigino a partire dagli anni Sessanta dell’Ottocento.
La critica sociale, l’ironia sottile e pervasiva sono caratteristiche peculiari di questi brevi lavori affidati alla sagace e istrionica interpretazione del soprano Ingrid Perrouche. La sua duttilità scenica, resa impareggiabile da un’abilità attoriale fuori dal comune per grinta e eclettismo, è ulteriormente evidenziata dalle doti canore piegate alle esigenze del fraseggio e dei testi. Il passaggio, senza soluzione di continuità, dalle vesti della cameriera a quelle delle cantante di café-concert è reso possibile da una spiccata plasmabilità del volto, dal quale l’artista ottiene le più disparate espressioni, da una encomiabile sorveglianza fisica e dalle innate doti interpretative.Al suo fianco, anche con brevi interventi recitati, il pianista David Violi dà prova, ancora una volta, del suo approccio incuriosito e multiforme alla musica ottocentesca. La grande passione per le composizioni da camera e la capacità di assecondare le esigenze vocali dei cantanti conferiscono alla sua prestazione quella varietà di colori ben accetta al repertorio operettistico.
Pierre-André Weitz cura regia e costumi. La semplicità dello spettacolo poggia interamente sull’abilità del soprano cui viene richiesta in particolare una grande bravura attoriale, dovendo occupare il palcoscenico ininterrottamente per circa un’ora. Pochi gli oggetti sparpagliati, con l’intento di ricreare un interno valido per entrambe le operette, e semplici ma assolutamente ideali gli indumenti indossati dalla solista.Gran tripudio finale del pubblico che ottiene un piccolo e simpatico bis. Il 2020 del Palazzetto Bru Zane riserva molte scoperte e un festival interamente dedicato alle compositrici.
Palazzetto Bru Zane – Stagione 2019/20LES BOUFFES DE BRU ZANE
Robert PlanquetteON DEMANDE UNE FEMME DE CHAMBRE
Paul HenrionCHANTEUSE PAR AMOUR
Soprano Ingrid PerrouchePianoforte David Violi
Regia e costumi Pierre-André WeitzAssistente alla regia e ai costumi Pierre LebonVenezia, 13 dicembre 2019