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l'Onorevole Isabella Tovaglieri interviene sulla tragica morte di Caruana Galizia e la libertà di parola  - Targatocn.it

Scritto da Google News. Postato in Diritti delle donne

Il 17 dicembre a Strasburgo, nel corso della Sessione Plenaria del Parlamento Europeo, l’onorevole Isabella Tovaglieri della Lega è intervenuta nel dibattito inerente il caso di Daphne Caruana Galizia, la giornalista investigativa maltese uccisa con un’autobomba il 16 ottobre 2017.

La sospetta morte della maltese, uccisa in circostanze misteriose e probabilmente perchè “scomoda” investigatrice nell’ambito dello scandalo Panama papers, è una storia oscura che affonda nelle complesse pieghe del mondo finanziario maltese, ed ormai è giunta a lambire ambienti vicini allo stesso primo ministro, Joseph Muscat.

La tragica morte di Caruana Galizia è un brutto segnale per la libertà di parola in tutta Europa” dice Isabella Tovaglieri, deputata della Lega al Parlamento Europeo e membro della Commissione sui diritti delle donne. Nel corso del dibattito odierno questo 'barbaro assassinio'”, prosegue Tovaglieri, “ci porta a riflettere sulle pagine di risoluzioni votate a condannare stati membri dell’Unione solo perchè guidati da maggioranze non di sinistra mentre invece oggi si assiste allo svelamento di una ben più tragica realtà: dalle attuali evidenze pare che vi siano ombre su come il governo maltese abbia gestito le indagini, ombre per di più ribadite da una missione ad hoc organizzata dal Parlamento Europeo”.

Questa vicenda, “avvenuta in paese a guida laburista, ci impone di ripensare quali siano le vere minacce alla libertà di espressione e parola, e che, come nel caso di Caruana Galizia, sono avvenute in paesi ben lontani dalle accuse di 'populismo' e 'autoritarismo', accuse che così tanto si sprecano nelle aule dell’europarlamento”. L’auspicio di Tovaglieri è che le indagini possano proseguire senza ostacoli o ritardi da parte delle autorità maltesi, e nella speranza che “il Parlamento Europeo non dimentichi e continui a sostenere la richiesta di giustizia della famiglia di Daphne e di tutti quei maltesi che chiedono riforme per evitare che episodi del genere possano ripetersi. Evitiamo che in Europa altri giornalisti possano trovarsi intimiditi, sotto pressione o addirittura uccisi solo per aver cercato, liberamente, di esprimere le loro posizioni”.  

R.g.

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