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A Stati Generali di Serena Dandini una comica ha fatto il monologo meno femminista

Scritto da Google News. Postato in Diritti delle donne

Serena Dandini è per moltissime di noi un riferimento assoluto di intelligenza, femminismo, comicità, pari diritti e molte altre virtù che in decenni di televisione, ma non solo, ha dimostrato e confermato senza inciampi. Serena Dandini la si ama molto, da queste parti, tant'è che alla notizia che sarebbe tornata con un nuovo programma su Viva Rai Play ci siamo gasate a mille. Per questa ragione quello che proprio all'interno del suo Stati Generali ci ha parecchio deluse, perché, onestamente, quando certi contenuti vanno in onda su reti da cui nulla di buono ci si aspetta nei confronti del macro tema "donne", nemmeno ci facciamo più caso, ma quando una comica sale sul palco di Serena e si esibisce in una stand up comedy disastrosamente anti femminista, ecco, lì ci rimaniamo diciamo di stucco. E proprio questo è accaduto qualche giorno fa, quando Cristina Chinaglia ha sparato una "battuta" misogina via l'altra, in un crescendo di imbarazzo tra il pubblico davvero parco di risate, che, forse, le doveva far salire il sospetto di star sbagliando tutto. Già il preambolo della comica (che sta ricevendo parecchie critiche, non insulti attenzione, motivate da tantissima persone, alle quali non sta rispondendo, così come il programma) doveva far capire che si sarebbe andati a finire male: "Io sono solidale con il femminismo, mia mamma era femminista, mia nonna addirittura faceva le sfilate (what?) per la parità di diritti, ma a volte mi chiedo: queste lotte le abbiamo fatte perché, per il diritto al soft porno?" Cristina, sai che sì, anche per quello?

Il proseguo è stata una escalation di giudizi, e siamo ancora nel campo delle donne che si sentono in dovere e diritto di dire alle altre donne come devono vivere e che cosa devono fare con il proprio corpo e la propria libertà, sull'uso dei social e sulle "foto alle tette, con il preciso scopo di mostrare le tette". E quindi? Sarebbe preferibile vivere in un Paese dove invece di poter mostrare un po quel che ci pare a noi, ci venisse proibito far vedere anche solo una scapola, un pezzo di spalle, il volto? Ma mi può spiegare, la signora in questione, che problema ha con il seno? Il seno no, e nessun accenno ai petti degli uomini, che spopolano sui social: per voi è okay? E il riferimento agli "800 messaggi di maschi infoiati", ma per colpa "dell'intento esibizionistico" della donna, peccatrice, tentatrice, che livello di imbarazzo raggiunge?

Io tifo fortissimo per le comiche donne, appena posso mi guardo le loro stand up comedy, che siano straniere (ce ne sono di fortissime, da Ali Wong a Iliza Shlesinger a Tiffany Haddish) o italiane, come la nostra amata Michela Giraud, e, giuro, spesso piango dal ridere grazie alla loro genialità, amo il fatto che sì, prendano anche per i fondelli noialtre, ma, e qui sta il gap gigantesco rispetto a quanto detto da Chinaglia, facendoci ridere di noi stesse, non facendoci sentire di nuovo ammonite perché usufruiamo felicemente della libertà di cui godiamo. Senza, oltretutto, manco fare ridere. Che dispiacere, Serena, davvero.

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