Marocchino tenta di stuprare 19enne: gip non convalida arresto
Resterà ancora in carcere Hamed Hassal, 33enne marocchino arrestato nei giorni scorsi dopo aver aggredito e tentato di violentare una ragazza di Macerata. Durante l'udienza di convalida, il giudice per le indagini preliminari ha mantenuto la misura cautelare già attiva sullo straniero, ma non ha convalidato il fermo perché non vi sarebbe stata flagranza di reato.
La decisione del gip è arrivata questa mattina, al termine della prima udienza, durante la quale Hassal, difeso dall'avvocato Lucia Iannino, si è avvalso della facoltà di non rispondere.Il magrebino resta dunque dietro le sbarre della casa circondariale di Montacuto ad Ancona, mentre la sua vittima cerca ancora di riprendersi dal trauma subito.
Intorno alle 2 del mattino dello scorso sabato 28 dicembre, il magrebino aveva seguito la 19enne in un vicolo del centro storico di Macerata, e qui l'aveva aggredita con il chiaro scopo di abusare sessualmente di lei. La ragazza, che stava facendo ritorno a casa, aveva lottato con tutte le sue forze per sottrarsi alla presa del nordafricano, deciso a trascinarla con la forza in un angolo buio per commettere lo stupro.
Con una mano del suo aggressore premuta sulla bocca, la giovane era infine riuscita a liberarsi ed a mettersi a gridare, facendo così fuggire il 33enne.
Una volta al sicuro fra le mura della propria casa, la vittima aveva poi provveduto a contattare le forze dell'ordine locali ed a dare l'allarme, denunciando quanto le era appena accaduto.
Grazie alle informazioni fornite dalla 19enne, riuscita a vedere il proprio aguzzino in faccia, gli agenti della polizia di Stato avevano in breve tempo rintracciato il responsabile, trovato, fra l'altro, in evidente stato di ebbrezza. Tradotto in centrale e dichiarato in arresto, Hamed Hassal aveva quindi visto spalancarsi le porte del carcere.
Un ambiente affatto nuovo per il marocchino, pluripregiudicato per reati connessi alla detenzione ed allo spaccio di sostanze stupefacenti e con alle spalle già un'esperienza di reclusione. Esperienza che, considerati gli ultimi fatti, non deve essere servita a convincerlo a cambiare vita. A riprova di ciò il fatto che l'aggressione sessuale commessa ai danni della giovane maceratese sia avvenuta a pochi giorni di distanza dalla scarcerazione di Hassal, fino a quel momento detenuto dietro le sbarre della casa circondariale di Firenze.
In seguito alla delibera del gip di Macerata, Hassal resterà ancora in carcere, a disposizione dell'autorità giudiziaria ed in attesa del processo.