[ Firenze ] Nessuna istigazione al razzismo, sostegno e solidarietà al direttore dell’Unar, Marco de Giorgi
Piena solidarietà e sostegno al direttore dell’Unar Marco de Giorgi, sottoposto a procedimento disciplinare a causa della lettera, inviata dall’Unar per alcune dichiarazioni dell’onorevole Meloni (Fdl) sulla questione dei rifugiati, in cui veniva invitava a «trasmettere alla collettività messaggi di diverso tenore”.
L’invito fatto dall’Unar rientra a pieno nelle competenze dell’Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali che è impegnato proprio, anche se non solo, sul monitoraggio dei mezzi di informazione per garantire che non ci sia nessuna istigazione al razzismo. Che debba essere chi deve, per propria vocazione, monitorare questa importante funzione ad essere attaccato è inaccettabile.
“Chi si impegna costantemente contro le discriminazioni razziali deve essere sostenuto – dichiara Laila Abi Ahmed, presidente dell’Associazione Nosotras Onlus, che dal 1998 lavora sul fronte delle discriminazioni razziali e per i diritti delle donne e degli uomini migranti- soprattutto in un momento in cui l’Europa intera sente l’urgenza di affermare i propri valori, di solidarietà e inclusione, dare un segnale forte su questo fronte è urgente e necessario.
In Toscana i cittadini aprono le porte di casa ai profughi ed è in questo contesto di solidarietà diffusa che le parole dell’onorevole Meloni risultano ancora più discriminatorie: la libertà di professare la propria religione è un diritto riconosciuto dalla Carta Costituzionale italiana”.
L’Associazione Nosotras, che ha avuto modo di collaborare spesso con Unar e con il suo direttore, non ha timore nell’affermare che le dichiarazioni razziste delle destre, che istigano all’odio e al razzismo, non devono trovare nessun sostegno o tentativo di legittimità e che, anzi, è in momenti come questi che il ruolo dell’Unar deve essere rafforzato e sostenuto, in primis dal governo.
L’Unar monitora che i media non veicolino razzismo e discriminazione azione che svolgono egregiamente e in modo trasversale, azione che svolgono per conto di tutta la collettività perché costruire una società equa, giusta, in cui le discriminazioni non abbiano casa è obiettivo di tutta la comunità.
Nosotras Onlus, assieme ad altre dieci associazioni del territorio toscano, ha firmato un protocollo di intesa per contrastare i fenomeni discriminatori, una rete che vuole rafforzare l’impegno delle singole realtà già impegnate su questo fronte da anni (da Arci Toscana a Anelli Mancanti, da Oxfam Arezzo a Cieli Aperti di Prato al Cesdi di Livorno, alla Cooperativa CAT di Firenze, a DIM di Pisa).
Fonte: Ufficio Stampa
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